Franchising, retail, business
30/01/2015
I più commentano: ormai l’enogastronomia ha invaso i nostri palinsesti televisivi. La mattina c’è chi ti insegna come fare una spesa intelligente; a pranzo c’è il coro dello Zecchino d’oro che accompagna cuochi e chef; subito dopo il telegiornale delle 13, in meno di 5 minuti, ti insegnano a fare il pollo alla piastra.
I siparietti che abbiamo dipinto non lasciano nessuna traccia del prefisso eno di cui si compone la parola, il vino non è contemplato in nessuno di questi programmi o almeno non viene raccontato come dovrebbe. Per sopperire a questa grave carenza, fortunamente ci è venuta incontro Mamma Rai: sabato 31 gennaio alle 23.45, arriva su Rai2 i Signori del Vino, un programma che in 10 puntate racconterà una parte dell’Italia del vino. Il direttore del TG2 Marcello Masi, e il vicedirtettore Rocco Tolfa, hanno pensato che in mezzo a tanti chef-star forse i tempi per parlare di vino in TV fossero maturi.
Nel viaggio tra i vigneti italiani saranno accompagnati da un cicerone d’eccezione, Marco Simonit, preparatore d’uva (banalizzando, potatore e formatore vitivinicolo) di livello internazionale, consulente di alcune tra le più prestigiose case vinicole italiane ed estere. Simonit racconterà i diversi modi di coltivare la vigna nelle varie regioni italiane cercando di avvicinare il pubblico al mondo del vino, un prodotto che, pur essendo un nostro vanto in tutto il mondo, all’interno dei confini nazionali è consumato sempre meno. Paesaggi, storie, passione, cultura, filtrate attraverso la vita di uomini e donne del vino italiano saranno gli ingredienti di questo format che andrà in onda ogni sabato un quarto d’ora prima della mezzanotte. 10 puntate, 10 regioni: Piemonte, Sicilia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto, Abruzzo. Masi e Tolfa incontreranno le donne del vino, sempre di più nel nostro Paese, giovani produttori, cooperative, consorzi di tutela. Non si conoscono ancora i 10 personaggi, ma si sa per certo che non mancheranno Angelo Gaja, il signore del Barbaresco, la giovane Arianna Occhipinti, e il precursore dei vini in anfora, Josko Gravner.
Detto questo, lo sforzo è sicuramente encomiabile: finalmente si cerca di costruire cultura su uno dei pilastri della nostra economia, ma soprattutto su una delle chiavi di volta della nostra civiltà. Il fatto è che il sabato sera alle 23.45 forse davanti alla TV rimangono in pochi.
La replica? Alle 8.30 della domenica mattina. Ora, senza entrare troppo nel merito di questioni di palinsesti e pubblicità che non ci competono, è lecito porsi qualche domanda: non sarebbe stato più costruttivo proporre la trasmissione in una fascia oraria con un potenziale maggior numero di spettatori? Decanter, su Radio2, che pure parla di vino e di gastronomia, avrebbe avuto altrettanto successo se avessero deciso di spostarlo a mezzanotte? E infine, a quale target hanno deciso di rivolgersi? Purtroppo, stando così le cose, non crediamo che la risposta sia: “ai giovani”. Ad ogni modo, buona visione.
Fonte:http://www.agrodolce.it/2015/01/30/i-signori-del-vino-su-rai2/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Agrodolce&utm_content=magazine-e-attualita-2-31-01-2015