Franchising, retail, business
20/03/2015
ABC Economics inaugura una serie di interviste alle startup italiane operative nel Regno Unito raccogliendo la testimonianza di Riccardo Simoni, 43enne responsabile della filiale londinese di Tortellini Cup (sito web: http://www.tortellinicup.com/).
Servire i tortellini in un bicchiere. Magari da asporto, da assaporare seduti su una panchina o mentre si cammina per strada. È questa l’idea che spinto Riccardo Simoni (con l’aiuto di un amico) a lanciare il brand “Tortellini Cup”. Il primo shop per i tortellini da asporto – rigorosamente fatti in casa – è stato aperto a Parma, ma da tre mesi l’idea è sbarcata anche a Londra e più precisamente al centro commerciale O2 di Finchley (255 Finchley Road London NW3 6LU).
ABC Economics – Come funziona Tortellini Cup?
Riccardo Simoni – Funziona così. Abbiamo il nostro tipico prodotto emiliano che è il tortellino e lo vogliamo semplicemente servire in una versione nuova cioè nel bicchiere. Da qui il nostro slogan “a new way to taste Italian tradition” con l’obiettivo di tramandare la tradizionale cucina emiliana ma in un modo innovativo e al passo coi tempi.
ABC Economics – Come è nata l’idea?
Riccardo Simoni – È nata da una semplice considerazione. Viviamo di fretta, ormai nessuno ha più il tempo di pranzare al ristorante e da qui l’esigenza – per molti – di sfamarsi prendendo un panino al negozio o al fast food, sacrificando molto spesso qualità e buon gusto. Da qui la nostra idea: trasferire in una tazza “il mangiare buono della mamma” continuando quindi ad assaporare la nostra tradizione ma con la fretta del giorno d’oggi.
ABC Economics – Perché il mercato londinese?
Riccardo Simoni – In primis il fatto della lingua perché noi l’inglese lo conoscevamo già (Roberto ha lavorato per qualche anno a Dublino, nda). Poi perché l’Inghilterra è un po’ la patria del cibo d’asporto. Terza cosa: se pensi a una città dinamica che si muove perennemente di fretta… il pensiero corre subito a Londra. Per questi motivi Londra ci è sembrata fin da subito la località più ideale per iniziare, con l’obiettivo poi di espanderci altrove in Europa.
ABC Economics – Chi sono i vostri competitor?
Riccardo Simoni – I nostri competitor sono i ristoranti e i take away italiani della zona anche se credo sia doverosa una precisazione: essi non puntano sulla qualità ma offrono magari un servizio al tavolo, noi invece abbiamo la qualità e la velocità. Vuoi i tortellini oppure la gramigna? Allora vieni da me e ti li preparo davanti agli occhi. Quindi, in realtà, credo che ci siamo ritagliati una nostra nicchia di mercato e non ci siano dei veri e propri competitor.
ABC Economics – Quali sono le maggiori difficoltà che state incontrando?
Riccardo Simoni – L’unica vera difficoltà è questa: dimostrare agli inglesi che amano la cucina italiana che si può fare un take away di qualità senza alcun trade-off tra qualità del prodotto e velocità di servizio. È questa la vera sfida che noi di Tortellini Cup vogliamo vincere.
ABC Economics – Come credi di riuscire a convincere gli inglesi a convertirsi al take away di alta qualità?
Riccardo Simoni – Educando il loro palato con gli assaggi e gli omaggi, facendo assaporare i nostri prodotti che prepariamo utilizzando prodotti emiliani. Solo così i locali si possono affezionare ai nostri prodotti e al nostro servizio.
ABC Economics – Come state promuovendo Tortellini Cup?
Riccardo Simoni – Stiamo puntando molto sulle consegne a domicilio usando internet, la piattaforma di takeaway.com; usiamo i social media (Twitter e Facebook), il volantinaggio e ovviamente il passaparola.
ABC Economics – Avete intenzione di aprire altri punti vendita?
Riccardo Simoni – Il prossimo step sarà quello convertire la City ai tortellini. Quello è il nostro vero obiettivo. Questo di Finchley è stato un primo passo per sondare il mercato londinese. Ora che abbiamo compreso i meccanismi, la fase 2 consisterà nel “conquistare” il centro di Londra.
Fonte:http://abceconomics.com/2015/03/15/startup-italiane-a-londra-tortellini-cup-esporta-la-tradizione-emiliana/