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McDonald’s regala la frutta e usa atleti famosi per convincere: così si ripulisce “la coscienza” per la vendita quotidiana di cibo spazzatura

greenwashing

20/04/2015
La frutta fa bene: non lo dicono solo i nutrizionisti, ma lo sostiene anche McDonald’s. L’ultima pubblicità firmata dalla famosa catena non parla infatti di hamburger e patatine, ma di mele. Sì avete capito bene: la multinazionale del fast food, che molti un po’ impropriamente definiscono “spazzatura”, porta avanti una campagna invitando i giovani a mangiare la frutta.

Per essere più convincente promette addirittura di regalare una porzione di mela sbucciata ai propri clienti. Non si tratta di una favola. Il messaggio pubblicato su diversi giornali (vedi foto a lato) dice che McDonald’s l’ultimo sabato di ogni mese a partire da marzo, quando compri un Happy Meal, ti regala una sacchettino con una mela sbucciata. L’annuncio è affidato a quattro atleti italiani ben conosciuti dai giovani. Si tratta del campione olimpionico di nuoto (Massimiliano Rosolino), del campione europeo di triathlon (Alessandro Fabian), della campionessa europea di judo (Edwige Gwend) e della campionessa di ginnastica artistica Carlotta Ferlita. Quest’ultima è una ragazzina molto famosa tra i giovani perché la sua squadra è protagonista di un programma televisivo su MTV. McDonald’s ha scelto la “meglio gioventù” italiana e ancora una volta fa centro.
Il messaggio alla fine funziona perché la gente scopre che nei fast food non solo c’è la frutta, ma addirittura la regalano. Certo ci vogliono tanti milioni di euro, ma questo per McDonald’s non è un problema. Bisogna convincere la gente che da McDonald’s si ha la frutta in regalo, si mangia la pasta Barilla, si usano prodotti 100%% made in italy, si fanno panini con le ricette di cuochi stellati, si usa il Parmigiano Reggiano, la bresaola della Valtellina e perché no anche la carne di chianina per gli hamburger. Tutto ciò però dura appena per qualche settimana e i prezzi sono che solo una minima percentuale di clienti sceglie il menu TOP, ma questo non importa e pochi lo sanno. Il termine inglese per definire un simile comportamento è greenwashing, ovvero pubblicità finalizzata a rinnovare la propria immagine, cercando di dare un messaggi positivi nei confronti della corretta alimentazione, incoerenti rispetto al prodotto venduto dalla catena. Il greewashing distogliere così l’attenzione dalle gravi responsabilità della catena che ogni giorno propone a bambini, giovani e adulti menù troppo calorici, troppo salati e troppo grassi abbinati a bevande troppo dolci.
Per questi motivi a livello internazionale molti attribuiscono ai menu a base di hamburger, patatine e Coca Cola il titolo di cibo spazzatura perché si tratta di prodotti che fanno male alla salute se consumati spesso. Gli esperti di marketing dell’azienda lo sanno, e per questo motivo inventano ogni giorno spot e pubblicità greenwashing come questa della frutta, per fare cambiare opinione alla gente. Nella pagina on line del sito si legge “McDonald’s si impegna a promuovere uno stile di vita attivo e un’alimentazione bilanciata”

Fonte:http://www.ilfattoalimentare.it/mcdonalds-hamburger-greenwashing.html

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