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17/06/2015
Ricette improbabili, bizzarre, sconosciute; accostamenti di sapore audaci e rivisti in chiave fusion o confusion. Il cibo, che nella maggior parte dei ristoranti americani è spacciato per italiano, in realtà, è spesso frutto della mitologia, di un’evoluzione socio-antropologica che inizia con l’emigrazione di fine ’800 e arriva a quel melting pot alla base della cultura americana.
Contaminazioni culturali appunto, che si trasformano in un crossover culinario che a noi italiani all’estero suscitano perplessità. Eppure in America ci sono alcuni miti culinari che resistono nel tempo. Orgoglio della cucina italiana a stelle e strisce, sono entrati ormai negli annali della storia del cibo. C’è chi lo chiama comfort food, il cibo che ti fa sentire a casa, chi invece pensa sia cibo autenticamente italiano. Ogni piatto ha un’origine, un riadattamento. Ricette che nascono per necessità, quando non si trovavano gli ingredienti italiani al 100%, quando l’esercizio della memoria riportava all’infanzia in Italia o alle ricette della bisnonna. Il cibo italiano in America è spesso memoria, ma noi italiani facciamo fatica ad accettarlo. Agrodolce ha scelto 16 dei falsi miti culinari che in America sventolano (indebitamente ma orgogliosamente) la bandiera del tricolore.
1-Fettuccine Alfredo. Le fettuccine Alfredo sono il piatto che socialmente unisce gli americani. Non c’è amico americano che non improvvisi a casa questa mitica ricetta. Non c’è supermercato americano che non venda il barattolo pronto con la Alfredo sauce, non c’è mensa o ristorante che non serva questi spaghetti come piatto tipico italiano. In realtà questa ricetta ha una vera e propria origine italiana: siamo a Roma, nei primi del Novecento; in via della Scrofa c’è una storica locanda dove Alfredo prepara i suoi piatti. Quando la moglie di Alfredo dà alla luce il primo figlio, lui le prepara un piatto energetico: fettuccine all’uovo con burro e parmigiano. A far guadagnare notorietà internazionale a questo piatto sono Mary Pickford e Douglas Fairbanks, intramontabili star del cinema di Hollywood di inizio secolo che, proprio durante il loro viaggio di nozze a Roma, assaporano la già famosa cucina di Alfredo. Colpiti dalla bontà, Mary e Douglas regalarono ad Alfredo due posate d’oro e una fama internazionale che portò il locale a diventare una tappa irrinunciabile per il jet set americano in visita a Roma. È un caso, diremmo oggi, di nemo propheta in patria. Non in molti conoscono la storia delle fettuccine Alfredo in Italia, mentre invece in America sono il simbolo del made in Italy gastronomico.
2-Spaghetti & meatballs. Gli spaghetti con le polpette di carne sono un must della cucina italo-americana. Rientrano nella categoria comfort food, cibo che ti dà conforto perché familiare. La loro fama è cosí importante che anche nel film Lilli e il vagabondo sono serviti come piatto speciale durante la romantica cena. È uno dei piatti preferiti del regista Martin Scorsese, la cui mamma era solita cucinarli. In Italia non esistono se non come, soprattutto al Sud, piatto nato dai resti dei pranzo domenicale quando al sugo si aggiungeva della carne. In America però le grandi polpette di manzo sono servite con gli spaghetti come piatto unico.
3-Variazioni improbabili sul tema pizza: pepperoni e ananas. Per noi italiani non è solo un errore linguistico, è molto di più. I pizzaioli napoletani sarebbero pronti a scendere in piazza per difendere la loro pizza di fronte alla pepperoni americana. Del resto una p in più cambia tutto: pepperoni in America non è altro che un salame piccante e non ha nulla a che vedere con i peperoni; la pizza in questione è una sorta di diavola con molto formaggio. Gli americani inoltre amano sperimentare: la loro è una cultura frutto di contaminazioni, osano molto in cucina, fino alla trasgressione. La pizza all’ananas in Italia non troverebbe posto in nessun menu, ma in America è ancora apprezzatissima, specialmente con un aggiunta di prosciutto.
4-Lasagne (con ricotta). La versione che spesso gira sotto mentite spoglie è questa: niente ragù, niente besciamella e parmigiano, sostituiti con tantissima ricotta. Risultato: un mattone di formaggio sullo stomaco, molto lontano dalla lasagna che tutti amiamo.
5-Salsa marinara (marinara sauce). È usata in ogni dove: dalla pasta alla pizza, fino ai vari sughi pronti. Anche in questo caso il nome è oggetto di studi linguistici e filologici: il mare non c’è, si tratta invece di una salsa con molto aglio, origano, basilico secco e molto pepe nero. In Italia ci sarebbe la pizza alla Marinara, ma quella è un’altra storia.
6-Garlic bread. Se lo chiamano garlic bread e non bread with garlic , ci sara’ un motivo. Non è soltanto una disquisizione riservata a linguisti ma un must della cucina americana che vanta origini italiane. Scordatevi le nostre bruschette con pomodoro fresco: il garlic bread è una variante, discutibilissima, del tema bruschetta. Non c’è verso di spiegare agli americani che imbottire il pane con pezzi di aglio (lo vendono nei supermercati pronto) o annegarlo nel burro aromatizzato all’aglio non è uso e costume italico.
7-Chicken o Veal Parmigiana. La parmigiana è un rito religioso per siciliani e napoletani. Le melenzane siciliane fritte a strati con pomodoro fresco e basilico spolverizzate con parmigiano sono una devozione. Per questo il pollo o la bistecca ricoperti di quella famosa e tanto decantata salsa marinara con aglio, prezzemolo e formaggio a go-go rappresentano una blasfemia, oltre che un piatto mai visto nel Belpaese.
8-Spaghetti Bolognese. Il famoso ragù alla bolognese è usato, letteralmente, in tutte le salse. In questo caso, il ragù ha prestato il nome a un piatto preparato solo esclusivamente con gli spaghetti. Non si parla del celebre ragù preparato con dovizia e tempi lunghi, né delle tagliatelle fresche, ma di un piatto di spaghetti con carne, pomodoro e molto prezzemolo.
9-Chicken Marsala. L’origine è dubbia, forse risale ad alcune famiglie inglesi che vivevano a Marsala, poi emigrate negli Usa. Si tratta di una specie di scaloppina con funghi e cipolla, condita con salsa di vino Marsala. Quanti di voi hanno visto il Chicken Marsala in un menu italiano?
10-Pasta alla carbonara. In Italia la ricetta della carbonara appartiene al ramo scientifico: bisogna seguire con scienza e coscienza gli ingredienti e non sostituire il guanciale con il bacon. In America c’è una disobbedienza totale alla ricetta originale: bacon al posto del guanciale, panna o yogurt per dare consistenza, aglio che non manca mai, prezzemolo e pepe oltre ogni limite. Bisognerebbe firmare una petizione su change.org per bandire ogni eccesso.
11-Pesto e parmigiano come se piovesse. Degli americani apprezziamo la sperimentazione, ma non necessariamente a tavola. Il pesto ad esempio, lo usano come una salsa pret-á-porter, pronta a stare su tutto. Sulla pasta è un option, mentre su crostini, pane, pollo è un’abitudine. Stesso discorso vale per il parmigiano: senza entrare nei dettagli politici ed enogastronomici dell’Italian sounding, il parmigiano, che sia italiano, che sia parmesao o argentino, è come il prezzemolo. Spolverizzalo sulla pasta ma anche sull’insalata e perchè no sul pane, non è reato.
12-Italian dressing (salsa per il condimento). Per condire l’insalata, in Italia, vanno benissimo olio, limone o aceto. In America circolano invece salse dai nomi più svariati: una di queste è l’Italian dressing che nasconde altri ingredienti oltre olio, limone, aceto. La fantasia in questo caso non ha limite.
13-Italian wedding cookies. Un’unica ricetta che risale all’emigrazione dall’europa dell’Est: per Italian wedding cookies si intendono anche i Russian tea cookies. Si tratta dei biscotti serviti durante il matrimonio e oggi consumati a Natale o durante le feste italo-americane negli USa. Un impasto di burro, farina e frutta secca, mandorle e nocciole.
14-Cookies vs biscotti. Bisogna stare attenti: parliamo di due cose completamente diverse. Noi diciamo biscotti e in America rispondono cookies. Quelli che chiamano biscotti sono invece soltanto qualcosa di simile ai cantucci fiorentini.
15-Cannoli americani. Dopo la pizza, il cannolo è il simbolo dell’italia. La ricetta originale siciliana, che racchiude secoli di storia e cultura, è riadattata alle esigenze americane. Se dite a un americano che il cannolo vero è con la ricotta di pecora, vi guarderà scioccato. In America circola una versione semplice con crema e gocce di cioccolato.
16-Cappuccino dopo i pasti. Volete scovare un americano tra milioni di persone? Fate la prova del nove: chiedete cosa beve dopo cena. Se vi risponde un cappuccino, non avrete dubbi.
Fonte:http://www.agrodolce.it/2015/06/17/falsi-miti-sul-cibo-italiano-visto-dagli-americani/