Franchising, retail, business
11/09/2015
Lo #spiritoleader non teme l’insuccesso. Chi agisce in prima linea, così come i testimonial che negli scorsi mesi abbiamo incontrato e intervistato, affronta quotidianamente i pericoli dell’inciampo, e ciò che ne consegue (a tal proposito, questo post con intervento di Evila Piva riassume efficacemente trappole e scappatoie).
Il fallimento è una costante delle donne e degli uomini di successo, così come dei grandi leader. A dimostrarlo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, un’interessante carrellata di “falliti di successo” raccolta da Aja Frost su The Muse.
Imparando dai fallimenti si raggiunge il successo
Ad esempio Anna Wintour, la più influente opinion leader del fashion e padrona assoluta di Vogue, un’icona di stile e di crudeltà professionale, tanto da essere fonte d’ispirazione per libri e film di grande successo.
Una mangiatrice collaboratori che, però, a sua volta, a inizio carriera fu “mangiata” da un suo superiore, licenziata perché “non in grado di capire il mercato americano”.
Lei stessa, tempo fa, dichiarò che chiunque, almeno una volta nella vita, dovrebbe provare l’esperienza di essere licenziato.
La lezione per lo #spiritoleader: senza arrivare all’estremo del licenziamento, il fallimento e le difficoltà sono però quasi auspicabili. Non per masochismo, ma per comprendere i nostri limiti e puntellarli.
Non arrendersi al primo insuccesso
Rimanendo in ambito editoriale, che dire degli insuccessi di Arianna Huffington? Rifiutata da 36 (trentasei) editori, candidata alla carica di governatore della California senza alcuna chance di vittoria (0,55% di preferenze), eppure in grado di creare uno dei siti di informazione più noti e influenti al mondo.
Né gettarono la spugna Brian Chesky e Joe Gebbia, i fondatori di AirBnB che si inventarono letteralmente di tutto per dar vita alla loro start-up, fino all’essere accettati nel prestigioso incubatore Y Combinator. Il resto è storia e…case history.
La lezione per lo #spiritoleader: perché arrendersi? Nessun fallimento può separarti da un futuro successo, a meno che non sia tu a deciderlo.
Ripartire dopo un insuccesso, quanto prima
Racconta, Aja Frost, che quando il giornalista americano Conan O’Brien ha dovuto cedere il suo spettacolo del late night all’icona del piccolo schermo U.S.A. Jay Leno, il mondo pareva essergli crollato addosso. Almeno finché, nella quiete della sua casa, non decise di far ripartire immediatamente la propria carriera con uno spettacolo itinerante per tutta la nazione. Di grande successo, per di più.
Allo stesso modo, la caduta e risalita ai vertici Apple di Steve Jobs passò da attimi di pura disperazione dell’aver perso il controllo della propria creatura. La riscossa, anche in questo caso, fu rimettersi immediatamente in sella con un nuovo progetto, NeXT – di scarso successo ma poi rivelatosi asset fondamentale in Apple – e Pixar, le cui storie animate hanno fatto…la storia del cinema!
La lezione per lo #spiritoleader: non c’è nulla di meglio, per ripartire, che affrontare un nuovo progetto, rafforzati da un bagaglio di esperienza più pesante e valido.
In conclusione
Saper cogliere la lezione e ripartire immediatamente, senza arrendersi all’insuccesso. Questo è ciò che insegnano i fallimenti dei grandi personaggi citati in questo post. E voi, in che modo pensate che l’insuccesso possa essere “salutare”?
Fonte:http://www.spiritoleader.it/fallimento-successo-leadership/