Franchising, retail, business
25/09/2015
“Fast fashion e made in Italy”: all’interno della cornice di Palazzo Morando a Milano è stato questo il tema della tavola rotonda che, giovedì 24 settembre, ha dato il via a una serie di incontri condotti in collaborazione con Vogue Italia nei giorni della settimana della moda.
È infatti Palazzo Morando, come ormai da tradizione, a ospitare Wion e Vogue Talents, una sorta di hub che ospita le creazioni dei giovani talenti.
Protagonista della tavola rotonda è stato il Centergross, esempio di fast fashion di qualità, in crescita e apprezzato anche all’estero. Una realtà nata a Bologna quasi quarant’anni fa, che oggi ospita più di 680 aziende e fattura, nel complesso, cinque miliardi di euro. Una lunga filiera completamente made in Italy, “anche perché non avremmo il tempo di delocalizzare, visti i tempi di produzione”, ha fatto notare la presidente del Centergross Lucia Gazzotti: massimo quindici giorni (ma di solito fra gli otto e i dieci) dall’ordine alla consegna di tutti i capi. Accanto a lei, nella tavola rotonda, anche lo stilista Francesco Schipano del gruppo Teddy, e l’ex presidente della Camera Nazionale dei Buyer Beppe Angiolini, moderati dall’editor di Vogue Italia Federico Chiara.
A Bologna, infatti, sono presenti tutte le imprese della filiera del tessile: uffici stile, produzione e formazione. È infatti stata fondata una scuola di stilismo aperta a tutti: ai dipendenti per gli aggiornamenti professionali, a giovani studenti ma anche a disoccupati. In quel milione di metri quadrati alle porte del capoluogo emiliano-romagnolo transitano circa seimila buyer al giorno e si registrano più di 1,6 milioni di accessi all’anno: i buyer arrivano dall’Italia, ma soprattutto dall’estero.
Il 60% delle visite fa capo, infatti, a buyer internazionali. “Siamo diventati grandi grazie ai Paesi dell’ex Unione Sovietica – ha raccontato Gazzotti – ma poi ha cominciato a crescere l’Asia, in particolare Cina, Giappone, Corea e Vietnam”. E adesso è il momento di nuovi mercati: “L’Africa atlantica in particolare, a cominciare dal Marocco”. L’obiettivo è intercettare la nuova classe media emergente.
Dalla tavola rotonda a Palazzo Morando sono emersi punti di forza, ma anche criticità. Da una parte, l’ottimo rapporto qualità-prezzo, i tempi rapidi in grado di soddisfare qualsiasi richiesta e di assecondare gli ultimi trend e, infine, la sostenibilità. Dall’altra parte, una distribuzione da affinare e il canale online da lanciare. Ed è proprio su quest’ultimo punto che Centergross punterà nei prossimi mesi: è allo studio una piattaforma di ecommerce che permetterà di effettuare ordini online in qualsiasi parte del mondo.
Fonte:http://www.pambianconews.com/2015/09/25/centergross-qui-il-fast-fashion-vale-5-mld-184334/