Franchising, retail, business
29/01/2016
LONDRA - L'Europa è una calamita per gli investimenti stranieri e attrae più capitali dall'estero di qualunque altra regione del mondo. Nel 2015 gli investimenti nel settore immobiliare hanno toccato quota 183 miliardi di dollari, il 63% dei quali provenienti dall'estero. Nel resto del mondo la percentuale investita da stranieri è invece del 10 per cento. Lo rivela lo studio ‘Around the world in dollar and cents', appena pubblicato da Savills.
I più interessati al Vecchio Continente sono gli americani, che lo scorso anno hanno investito ben 75 miliardi di dollari, battendo gli europei che hanno investito ‘in casa' 68 miliardi e distanziando gli asiatici che si sono fermati a 24 miliardi e i fondi dal Medio Oriente che hanno speso solo 16 miliardi di dollari. Istituzioni, fondi pensione, società di private equity e grandi gruppi dagli Stati Uniti nel 2015 hanno preferito di gran lunga investire all'estero che in patria: gli investimenti domestici infatti sono stati solo di 32 miliardi di dollari, su un totale investito nel mondo di 121 miliardi di dollari.
La grande attrattiva dell'Europa è la vasta gamma di investimenti possibili e la varietà dei diversi mercati, spiega Rasheed Hassan, responsabile degli investimenti transfrontalieri di Savills: “Per chi è interessato al top del mercato, ci sono le grandi capitali come Londra, Parigi e le cinque principali città tedesche, che offrono tutte un'abbondanza di immobili di primo livello con un reddito sicuro. Per gli acquirenti più opportunisti, soprattutto i fondi americani, ci sono occasioni di acquistare asset stressati o value-add in Spagna, Grecia e Italia.”
Altre opportunità interessanti in Europa sono dovute a cambiamenti demografici, economici e sociali: ad esempio le case di cura per anziani e cliniche e ospedali privati in Paesi dove la popolazione invecchia rapidamente, come Francia, Italia e Germania, e ostelli per gli studenti o micro-appartamenti in città inglesi, olandesi o tedesche dove aumenta la popolazione di giovani.
Inoltre, aggiunge Hassan, l'Europa continentale si sta riprendendo dalla crisi finanziaria in ritardo rispetto agli Usa e alla Gran Bretagna, e quindi sta iniziando solo ora a presentare opportunità interessanti di acquistare pacchetti di portafogli immobiliari e non-performing loan. Gli investitori americani, secondo il rapporto Savills, tendono ad assumersi più debiti, con un rapporto prestito/valore del 64% contro il 53% degli asiatici e il 59% degli europei.
Fonte:http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mondo-immobiliare/2016-01-29/rapporto-savills-europa-calamita-investimenti-immobiliari-internazionali-171729.php?uuid=AC4zN4JC