Franchising, retail, business
14/05/2016
Agenzia delle Entrate e MISE chiariscono ogni dubbio sulle agevolazioni previste
Dopo alcuni mesi d’attesa arrivano finalmente i chiarimenti sulle modifiche apportate al cosiddetto Patent Box, l’agevolazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di brevetti industriali, modelli, software, marchi e know-how introdotta dalla legge di Stabilità 2015 e modificata da quella 2016.
Nello specifico, come si apprende dalla circolare redatta il 7 aprile scorso dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) vengono trattati diversi aspetti sul Patent Box, tra cui i metodi di calcolo dell’agevolazione, l’oggetto dell’accordo preventivo e la nexus ratio.
Patent Box: il calcolo dell’agevolazione
Consistendo di fatto una variazione in diminuzione da operare ai fini Ires, Irap e Irpef, l’entità del Patent Box può essere determinata espletando i seguenti passi:
individuare il reddito agevolabile derivante dall’utilizzo diretto o indiretto del bene immateriale;
calcolare il nexus ratio risultante dal rapporto tra i costi qualificati e i costi complessivi;
effettuare il prodotto tra il reddito agevolabile ed il nexus ratio per ottenere la quota di reddito agevolabile.
La quota di reddito agevolabile non concorre a formare il reddito d’impresa per il 50% del relativo ammontare.
Patent Box: delucidazioni sul nexus ratio
In questo caso, per il primo triennio di applicazione dell’agevolazione la determinazione del nexus ratio può essere fatta considerando i costi qualificati e quelli complessivi come grandezze aggregate (ovvero senza distinzione per singolo bene immateriale).
Patent Box e reddito agevolabile: valgono i valori fiscali
In caso di utilizzo diretto o indiretto dalle proprietà intellettuali, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che il reddito agevolabile è costituito dalle componenti positive quali, ad esempio, royalties (diritti) implicite o canoni derivanti dalla concessione in uso dei beni immateriali (al netto dei costi fiscalmente rilevanti, diretti e indiretti, ad essi connessi).
In definitiva, per la determinazione del reddito assumono fondamentale valenza i costi fiscalmente riconosciuti, compresi gli ammortamenti.
Fonte:http://www.magevola.it/impresa/fisco-e-tasse/nazionale/patent-box-ecco-le-istruzioni-per-luso/