Franchising, retail, business
16/05/2016
Esplora il significato del termine: Il colosso di Seattle sta puntando sulla distribuzione private label di prodotti realizzati da terzi. I marchi di moda sono già disponibili: stanno arrivando linee di alimentari e altre offerte.
Inizialmente solo negli Stati UnitiIl colosso di Seattle sta puntando sulla distribuzione private label di prodotti realizzati da terzi. I marchi di moda sono già disponibili: stanno arrivando linee di alimentari e altre offerte. Inizialmente solo negli Stati Uniti.
Merendine, pannolini, detersivi, cibo per neonati. Di Amazon. Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, il colosso di Seattle si accinge a fare uno dei passi più importanti dei suoi vent’anni. Comincerà fra fine maggio e inizio giugno a lanciare e distribuire linee di prodotti realizzati da terzi. Private label è il termine tecnico. In sostanza, vedremo marche sconosciute nelle sopracitate categorie che faranno direttamente capo al colosso di Jeff Bezos (leggi il nostro extra sull’imprenditore). Anzi, vedranno, perché come al solito la sperimentazione partirà dagli Stati Uniti.
Margini elevati
«Stanno per bombardare il mercato con i nuovi prodotti», ha dichiarato alla testata statunitense un analista del settore, «il private label permette loro di testare nuovi prezzi e gusti con rischi inferiori». Il perché è presto detto: così facendo Amazon può contare su margini di profitto più elevati, non dovendo investire in marketing, e può permettersi di sbagliare senza metterci la faccia (il logo) e raccogliendo dati preziosi sulle reazioni dei consumatori. Inizialmente saranno coinvolti solo gli abbonati al servizio Prime, che dovrebbero aggirarsi intorno ai 50 milioni.
Dalla moda agli snack
In pista ci sono già i marchi di moda Franklin & Freeman, Franklin Tailored, James & Erin, Lark & Ro, North Eleven, Scout + Ro e Society New York. Le ulteriori novità verranno distribuite, invece, come Happy Belly (noccioline, the, olio) o The Wickedly Prime (snack), Presto! (prodotti per la casa) e Mama Bear (prodotti per bambini). Per quanto riguarda la produzione di cibo, sottolinea il Wsj, Amazon si espone a eventuali problemi relativi ai controlli di qualità. C’è un precedente: la linea Elements, ritirata poche settimane dopo il lancio del 2014 per difetti di progettazione. Ma il gioco vale la candela: Bezos può ingolosire i clienti Prime, che pagano 99 dollari ogni anno per accedere a una serie di agevolazioni, con offerte ad hoc e organizzare lo sbarco sul negozio aperto a tutti nei tempi e modi a lui più congeniali.
Fonte:http://www.corriere.it/tecnologia/economia-digitale/16_maggio_16/stanno-arrivare-merendine-pannolini-amazon-a24b0fe2-1b68-11e6-92fb-c69e56231518.shtml