Franchising, retail, business
22/08/2016
Svelata la nuova vita del giocatore Nba più famoso degli ultimi anni: con un socio si dedica alla scoperta delle giovani società nel settore tecnologico e dei media
A trentotto anni cambia vita: Kobe Bryant, stella della pallacanestro Nba che ha da poco abbandonato i palazzi dello sport americani per il ritiro dopo una carriera gloriosa, si dedica alla finanza. Il simbolo dei Los Angeles Lakers, che ama tanto l'Italia e la Bologna cestistica in particolare, si lancia in questa nuvova avventura con l'imprenditore Jeff Stibel, con il quale condivide un fondo di venture capital da 100 milioni di dollari.
Come ha raccontato il Wall Street Journal, Bryant e Stibel hanno deciso di lanciare ufficialmente il loro veicolo d'investimento dedicato alle compagnie del settore tech, dei media e della gesitone dei dati, soltanto ora che il ritiro della stella Nba è ufficiale. In realtà, i due hanno già investito in una quindicina di aziende dal 2013 a oggi, ma solo dopo il definitivo addio al parquet da parte del campione hanno deciso di sollevare il velo sulla loro partnership. Gli investimenti già effettuati riguardano il sito di news sportive The Players Tribune, il designer di videogiochi Scopely, la compagnia di servizi legali LegalZoom, l'azienda di software per telemarketing RingDna e Juicero, società che produce succhi di frutta. La coppia, spiega il quotidiano, si è divisa i compiti: Stibel mette l'esperienza nella costruzione di aziende, Bryant contribuisce con la creatività in tema di marketing. A lui si deve ad esempio il logo del fondo.
L'intenzione manifesta dei due soci è di non trasformare la presenza di Bryant in un elemento che catalizzi l'attenzione, che deve restare focalizzata sulle imprese nelle quali investiranno. Certo, sarà un buon biglietto da visita per le operazioni di marketing e di divulgazione, se solo vorranno. Ma, spiega il quotidiano finanziario, l'ex campione celebre per il modo maniacale di prepararsi alle gare, vanta una certa abilità nell'identificare gli imprenditori con una robusta etica del lavoro: "Qualche volta - afferma lo stesso Bryant - è possibile individuarlo subito, altre volte non è così facile". In ogni caso, prosegue, "se me lo avessero chiesto dieci anni fa, avrei detto che l'importante è vincere. Ma l'età offre prospettive diverse. La cosa che mi dà più piacere adesso è aiutare gli altri ad avere successo".
Bryant non è per altro il primo campione a tentare la strada dell'industria o della finanza. Circa dieci anni fa il giocatore di baseball Curt Schilling lanciò un'azienda di videogame, che però ha fatto bancarotta nel 2012, e anche altre star del basket come Shaquille O'Neal o Carmelo Anthony hanno puntato sulle tecnologie. Ma Bryant non si pone in concorrenza con questi ex colleghi: "Penso sia interessante che la prima reazione da parte della gente sia metterci in competizione: io sono più interessato a come posso aiutare Shaq, Melo o Iguodala (altro giocatore della Nba)", assicura.
Fonte:http://www.repubblica.it/economia/finanza/2016/08/22/news/kobe_bryant_a_canestro_nella_finanza_lancia_un_fondo_da_100_milioni_di_dollari-146448049/?rss