Franchising, retail, business
28/10/2016
Twitter è pronta a licenziare 300 persone, riducendo del 9% la forza lavoro. Si tratta del secondo taglio del personale nell’arco di un anno, dal ritorno del Ceo Jack Dorsey.
Ma i tagli sono eclissati dalla trimestrale del micro-blogging, mentre aumenta anche la base degli utenti. Dopo aver fallito la cessione, non avendo trovato un acquirente (si sono ritirati Google, Disney e Salesforce), la società di San Francisco gioca la carte della ristrutturazione. Ma soprattutto l’azienda ha chiuso Vine, il servizio di live streaming da 6 secondi acquisito per 30 milioni di dollari, solo 4 anni dopo il debutto.
I conti sono positivi e mettono fine a una lunga serie di trimestrali in declino. Il fatturato è in rialzo dell’8% a 616 milioni di dollari, oltre la media prevista. L’azienda ha registrato un incremento del 20% rispetto al precedente trimestre e una crescita del 58% anno su anno.
Il report è una buona notizia, ma non mette fine all’onda di crescente scetticismo concernente il futuro di Twitter. Le società di analisi si domandano se un Ceo part-time (Dorsey è anche a capo di Square) sia in grado di operare al massimo potenziale.
La crescita della base utenti si ferma al 3%, salendo 315 a quota 317 milioni di utenti mensili attivi – meno di un quinto di Facebook -, ma sembra in stallo rispetto a Instagram e Snapchat. La perdita netta si attesta a 102.8 milioni di dollari. L’azienda guadagna 13 centesimi per azione.
Secondo Wedbush Securities, il micro-blogging californiano dovrebbe vedere il fatturato crescere di 200 – 300 milioni di dollari a trimestre per raggiungere il traguardo della profittabilità nel 2017. Ma un’acquisizione fra i 15-18 miliardi di dollari è difficile in queste condizioni.
Il fatturato derivante dall’advertising ammonta a 545 milioni di dollari, in aumento del 6% anno su anno: il 90% arriva dal mobile. Adesso Twitter vuole vendere più video advertising di fascia premium, dopo l’accordo con National Football League (NFL) e i dibattiti per le presidenziali.
Il titolo guadagna il 2.3%, ma ha perso il 25% nell’ultimo anno. Se continua questa tendenza, l’M&A sembra la strada inevitabile.
Fonte:http://www.itespresso.it/twitter-batte-le-stime-ma-taglia-il-9-della-forza-lavoro-123069.html