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30/11/2016
La Scuola Normale di Pisa raddoppia la presenza a Firenze e mette nuova linfa nel progetto – innovativo e dirompente – di integrare le tre Università (Firenze, Pisa, Siena) e le tre Scuole d’eccellenza (Normale e Sant’Anna di Pisa e Imt di Lucca) della Toscana, così da creare un unico polo universitario di qualità.
«La distanza tra Firenze, Pisa e Siena è inferiore a quella che c’è tra i confini estremi di Londra o di Parigi – ha spiegato ieri il nuovo direttore della Normale, Vincenzo Barone, aprendo l’anno accademico della sede fiorentina alla presenza del ministro Dario Franceschini –. Non vedo perché non si possa lavorare insieme per dar vita a un sistema integrato che tenga insieme le esigenze delle Università generaliste e quelle delle Scuole di eccellenza. In questo modo la Toscana potrebbe diventare un modello di integrazione tra saperi umanistici e scientifici».
La Normale intende dare il buon esempio, e ha fatto il secondo passo in questa direzione: dopo il dottorato di ricerca avviato a Firenze nel 2014 (che a regime avrà 48 studenti), dal prossimo anno accademico istituirà un corso di laurea magistrale diretto a 12 iscritti alla facoltà di Scienze politiche dell’Università fiorentina.
In questo modo la prestigiosa scuola pisana, che annovera tra gli studenti i Nobel Enrico Fermi e Carlo Rubbia, allarga le classi accademiche: accanto alle storiche classi di Scienze matematiche e di Scienze umane, basate a Pisa da 206 anni, debutta la classe di Scienze sociali, con sede appunto nel capoluogo toscano.
Ma non è tutto. L’espansione della Normale avviene in tandem con l’altra scuola pisana d’eccellenza, Sant’Anna. Tanto che al termine del percorso biennale, gli studenti conseguiranno la laurea in Scienze politiche dell’Università di Firenze e un nuovo diploma di licenza congiunto Normale-Sant’Anna.
Gli studenti selezionati potranno scegliere fra tre corsi di laurea magistrale dell’Università di Firenze (Politica, istituzioni e mercato; Relazioni internazionali e studi europei; Sociologia e ricerca sociale) e avranno lo stesso trattamento degli studenti che stanno a Pisa (borse di studio, vitto e alloggio).
«Ora spero – ha detto Barone – di completare il processo di esportazione del “modello Normale” istituendo anche il corso di laurea ordinario, cui iscriversi subito dopo la maturità, come avviene per le altre due classi accademiche. Tutto dipenderà dalla disponibilità del Comune di Firenze nel metterci a disposizione residenze per gli studenti». Il direttore guarda poi all’Università di Siena per attivare collaborazioni: «Loro sono forti nella farmaceutica, che nelle scuole di eccellenza pisane non c’è: potremmo lavorare insieme per far crescere il settore».
Sempre oggi Barone ha inaugurato l’Istituto di studi avanzati intitolato a Carlo Azeglio Ciampi, ex presidente della Repubblica allievo della Normale: si tratta di un nuovo soggetto culturale, che ha sede a Palazzo Strozzi e che accoglierà scienziati e studiosi da tutto il mondo per fare ricerche d’avanguardia, svincolati dalle tradizionali strutture accademiche, sul modello dell’Institute for advanced study di Princeton o del Wissenschaftskolleg di Berlino.