Franchising, retail, business
31/01/2017
Fiera Milano cambierà statuto per rendere meno opaca l’organizzazione, chiarire le competenze dei manager e responsabilizzare gli organi di controllo.
E per trovare i consiglieri del prossimo cda si affida ad un cacciatore di teste (anche se le indiscrezioni già parlano di una possibile conferma del presidente uscente Roberto Rettani). Lo ha deciso ieri il comitato esecutivo della Fondazione fiera Milano, l’ente del Comune di Milano e della Regione Lombardia che controlla la società fieristica.
Fiera Milano è finita nel mirino della procura per infiltrazioni criminali, a seguito dell’inchiesta sui lavori per l’Expo della Nolostand, società controllata dello stesso gruppo e specializzata negli allestimenti. A luglio ci sono stati 11 custodie cautelari per associazione a delinquere nel riciclaggio, reati tributari e appropriazione indebita; a ottobre sono arrivati altri avvisi di garanzia a cinque funzionari della Nolostand e di Fiera, mentre il tribunale delle misure preventive ha deciso il commissariamento del settore degli allestimenti. Due settimane fa il cda si è dimesso, poi venerdì scorso i giudici sono di nuovo intervenuti estendendo l’amministrazione giudiziaria agli ambiti dell’approvvigionamento, dell’internal audit e verifiche reputazionali della Fiera. L’amministratore giudiziario collaborerà strettamente con il nuovo cda, come stabilito dallo stesso tribunale.
Ora l’azionista di riferimento ha deciso di cambiare governance. L’ente guidato da Giovanni Gorno Tempini sta cercando nuovi consiglieri (lontani dal mondo della politica, con compentenze manageriali) da presentare all’assemblea dei soci di metà aprile, e intanto ha deciso di rivedere le regole fondamentali della società.
Nella nota ufficiale si parla di «procedure operative sui presidi di legalità, il rafforzamento della struttura di internal audit, la revisione del piano di audit e delle funzioni aziendali di procurement e compliance. Al riguardo il Comitato Esecutivo nel solco dei lavori già avviati per identificare i nuovi possibili membri del cda di Fiera Milano ha deciso di dare uno specifico incarico ad una primaria società di Head Hunters». Inoltre chiede a Fiera «alcune specifiche proposte di revisione dello Statuto Sociale. Il Comitato Esecutivo di Fondazione monitorerà con attenzione l’evoluzione delle attività intraprese da Fiera Milano».
La relazione del commissario
Piero Capitini, amministratore giudiziario della Nolostand e del ramo aziendale di Fiera Milano relativo agli allestimenti, ha intanto sottolineato durante l’udienza del 17 gennaio scorso «la persistenza di diverse criticità» riconducibili «all’inadeguatezza della struttura di Procurement; all’anomala e eccessiva concentrazione di scadenze contrattuali senza che fosse stato attivato alcun processo di verifica delle assegnazioni dei nuovi contratti; l’insussistenza di un adeguato coordinamento tra la struttura legale e quella di Procurement; l’impossibilità di completare le verifiche reputazionali della quasi totalità dei fornitori di servizi oggetto di nuovi contratti; la mancata adozione di adeguate variazioni dell’assetto organizzativo della governance societaria finalizzata a migliorare l’efficacia dei presidi a tutela della legalità».
Per quanto riguarda i fornitori di Fiera Milano: su 85 società fornitrici analizzate, solo 11 sono risultate attive al dicembre 2016 e in via precauzionale sono stati sospesi i rapporti commerciali con tutti. Di queste 11, sei hanno avuto esito reputazionale negativo.
Per quanto riguarda la partecipata Nolostand: su 85 società analizzate, solo 14 risultavano attive a fine dicembre, e tre di queste hanno avuto un esito reputazionale negativo.
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-01-30/fiera-milano-cambia-governance-e-statuto-151035.shtml?uuid=AEJ4whK