Franchising, retail, business
28/01/2017
Un locale pensato per far conoscere i prodotti italiani nel mondo attraverso i piatti che hanno fatto la storia culinaria del Belpaese, un luogo nel quale si può ritrovare una sorta di racconto dell'Italia del cibo.
È questo il format del ristorante Pasta Street a Bangalore - la capitale del Karnataka conosciuta come la Silicon Valley dell'India - che Dimitri Mattiello ha aperto un anno fa e con il quale ora fa il bis in partnership con altri soci.
Il primo locale ha raccolto grande consenso e con il secondo il vulcanico chef ha raggiunto un centinaio di coperti e una squadra di lavoro ampia (80 persone) e ben amalgamata tra ristorazione e catering. E ora Mattiello prevede entro il 2017 l'apertura di altri due ristoranti a Mumbai e Dehli.
L'hostaria Made in India
Dimitri Mattiello, classe 1984, nato e cresciuto professionalmente nella cucina di famiglia dell'Osteria da Penacio, ha aperto il Dimitri Restaurant ad Altavilla Vicentina nel 2012. Un locale con un'offerta articolata, che cerca di intercettare le diverse esigenze di un pubblico curioso (non solo vicentino).
Nella stessa struttura, oltre al Dimitri, trova spazio anche l'Hostaria Italiana, dove vengono proposti i grandi classici della cucina italiana, come l'amatriciana o le lasagne al forno o la pizza.
È da qui che è partita l'idea con cui il giovane chef ora conquista l'India.
Miglior ristorante emergente dell'Alpe Adria
Il 2017 si è aperto però anche con una soddisfazione per il ristorante di Altavilla Vicentina, nominato dalla guida Magnar Ben Best Gourmet 2017 miglior ristorante emergente dell'Alpe Adria.
Il premio internazionale Alpe Adria, giunto alla quinta edizione, ha assegnato quest'anno 11 Awards nella ristorazione e 9 nei vini, scelti tra gli interpreti dei territori che vanno dall'entroterra veneziano ai Balcani, fino alle regioni mitteleuropee che furono un tempo dominio della
Serenissima Repubblica di Venezia. La nuova edizione della guida, curata da Maurizio Potocnik, ha selezionato e recensito 350 locali, di cui più di 80 fuori dai confini italiani, e 150 vini, di cui 40 esteri.
«Nonostante la giovane età – spiegano i curatori della guida – lo chef Dimitri Mattiello ha dimostrato una grande tenacia, che unita all'esperienza maturata nel ristorante di famiglia e ad un'immensa voglia di scoprire e sperimentare, l'hanno portato a realizzare una cucina molto personale, dove conoscenza delle materie prime, tradizione e tecniche innovative si fondono. Il premio come emergente gli è stato attribuito proprio per questa sua nuova concezione di cucina, che l'ha portato a creare piatti straordinari».
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/food/2017-01-28/giambattista-marchetto-115750.shtml?uuid=AEeuEuJ