Franchising, retail, business
13/02/2017
Zara vara la grande ristrutturazione del retail cinese. O, quanto meno, la strategia emerge dalla notizia della chiusura del suo più grande negozio in Cina, situato presso il Lesen Shopping Center di Chengdu.
Lo store, aperto a fine 2011 e chiuso la scorsa settimana, riporta ora, in base a Fashion Network, un cartello sulla porta principale in cui si invitano i clienti a visitare gli store Zara di Yokado e Sino-Ocean Taikoo Li, sempre locati nella città di Chengdu, dove la catena conta attualmente otto negozio. Lo store occupava una superficie di circa 3.000 metri quadri ed era distribuito su tre piani.
La chiusura del super store, notano gli analisti, è da mettere in relazione con lo sviluppo della presenza online di Zara in Cina. Ed è rappresentativa della fase di riposizionamento (e della chiusura di negozi fisici) che coinvolge l’intero spettro della moda, dal lusso accessibile alle griffe. Il marchio del gruppo Inditex, già nel 2014, aveva accelerato la seconda tappa della conquista del mercato asiatico con lo sbarco sull’etailer Tmall.
“Zara ha costruito una solida presenza e-commerce in Cina – ha dichiarato alla stampa internazionale Pascal Martin, partner di OC&C Strategy Consultants a Hong Kong – e questo permette al gruppo essere meno dipendente dagli store fisici di quanto non accada a competitor come H&M e Uniqlo“. Secondo l’analista, inoltre, la crescente brand awareness di Zara nel Paese renderebbe gli stessi punti vendita fisici più slegati dalle grandi metrature e dal concetto di ‘megastore’, così da poterli trasferire in location a maggior potenziale.
Il marchio ammiraglio del gruppo guidato da Pablo Isla ha aperto il suo primo negozio a Hong Kong nel 2004 per poi approdare nella Cina continentale nel 2006. Ad oggi Zara conta più di 190 vetrine attive nell’ex Celeste Impero.
Fonte:http://www.pambianconews.com/2017/02/13/zara-chiude-il-piu-grande-store-in-cina-208799/