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15/02/2017
Il Consorzio Vino Chianti torna a Cuba a presentare i suoi vini: è stata rinnovata la partnership ufficiale fra il Consorzio e la nuova edizione del Festival Habanos, la manifestazione più importante al mondo organizzata per gli operatori di sigari premium, che riunisce ogni anno oltre 3mila appassionati.
Dal 27 febbraio al 3 marzo 2017 è in programma la 19a edizione che si concluderà con la consueta cena di gala, dove siederanno a tavola oltre 1.200 ospiti: i protagonisti nel piatto saranno il Chianti D.O.C.G. Riserva, Formaggi delle migliori Dop d'Italia e gli Habanos Montecristo. Ad oggi Cuba importa una media di circa 500mila bottiglie di vino al mese. Di queste, oltre 50mila sono di vino italiano.
Il Chianti è la denominazione italiana più rappresentativa: infatti, con circa 10mila bottiglie esportate ogni mese rappresenta infatti il 20% del vino italiano che circola sull'isola.
“Il Consorzio investe sulla promozione dei vini Chianti a Cuba dal 2012” spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. “Abbiamo instaurato negli anni buoni rapporti commerciali sia con Cuba - siamo la denominazione italiana maggiormente rappresentata sull'isola - che con il resto del centro-sud america. Una scommessa che stiamo vincendo come dimostrato da un trend in forte crescita registrato negli ultimi tre anni e dall'accoglienza che Cuba ci riserva anno dopo anno in occasione della manifestazione. Tutto il centro America è per noi obiettivo strategico per lo sviluppo dell'export dell'intera denominazione - conclude Busi - una vetrina di questo valore rappresenta una opportunità di crescita straordinaria per il Chianti e uno stimolo per essere sempre all'altezza.”
Nel test di assaggio organizzato a Firenze all'Harry's Bar, quello che ha colpito è il legame profondo e divertente tra la persistenza dell'aroma del formaggio, il retrolfatto del vino e la capacità d integrazione del sigaro, delicato e non invadente. Lo scopo fondamentale dell'iniziativa è dimostrare la capacità del Chianti di integrarsi con ingredienti diversi, e quindi il suo essere capace, nelle diverse tipologie, di poter accompagnare cibi più disparati. La cucina etnica è stata un banco di prova positivo e quindi, il sigaro diventa un prodotto insolito che, in un gioco dei ruoli, assume quello del jolly che ben si integra e diverte.
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/food/2017-02-03/e-chianti-vino-italiano-piu-amato-cubani-111317.shtml?uuid=AE9sYYN