Franchising, retail, business



 

Censis: gli italiani tornano a investire sul cibo

01censis nestle 300

24/03/2017
La disponibilità a spendere per il cibo può fare da traino al rilancio del nostro Paese. E' quanto sostiene il Censis nella ricerca “Il futuro dell'alimentazione: tra stili di vita contemporanei e nuovi modelli di fruizione”, che l'Istituto ha condotto per Nestlé Italia e presentato ieri a Milano. Gli alimentari tornano al centro dei consumi degli italiani: il cibo incide sul 14,3% della spesa delle famiglie, una quota che supera di quasi tre punti percentuali la media dei principali paesi Ue (11,4%).

Diversamente da quanto accade nel resto del mondo, a guidare la spesa del consumatore italiano non è il prezzo, ma sono fattori qualitativi e “valoriali” quali la trasparenza delle informazioni (94,4%), la funzionalità (prodotti a lunga scadenza, 88,4% e o facili da cucinare, 75,1%), la salute (84,6%), l’eticità (83,5%). “A questi - dice il Censis - si aggiunge l'italianità, valore per il quale è disposto a pagare qualcosa in più (85,5%), in linea con un fenomeno globale di domanda di italian food che dal 2010 al 2015 è cresciuto nel mondo del 36,5%”.
01censis nestle pragmatismo

Quanto ai canali per l'acquisto, l'approccio dei consumatori è pragmatico: se 31 milioni di consumatori usano il cibo pronto o semipronto, ci sono 26 milioni di italiani attenti agli ingredienti salutisti (26 milioni). Il take-away acquistato online sta spopolando (19,4 milioni), così come alimenti e bibite nei distributori automatici (25,3 milioni). Ma il consumatore fotografato dal Censis è anche consapevole: si informa e lo fa prevalentemente in rete (57%, percentuale che sale al 74,2% nel caso dei Millennials).
Ad acquistare cibo in rete sono ancora pochi, ma la tendenza complessiva è in crescita. Un altro driver è la marca: il 67,3% dei consumatori è disposto a pagare di più per i prodotti della marca di fiducia.
01censis nestle disponibilita pagare

“E' interessante notare – ha commentato il direttore del Censis, Massimiliano Valerii - come, più si ampliano offerta e canali, più la marca assuma un ruolo di guida e di garanzia: gli italiani, compresi i Millennials, sono disposti a pagare di più per il prodotto di marca, soprattutto quando comprano alimenti salutistici (71,1%), cibi pronti o semipronti (69,6%), prodotti nei distributori automatici (71,3%). E anche quando ordinano cibo cucinato a domicilio, dove quindi la marca è il ristorante o la piattaforma di acquisto".

“Il consumatore è esperto, legge l’etichetta e cerca l’healthy food e il bio – twittava intanto dal tavolo dei relatori Francesco Pugliese, Ad di Conad – Le nostre Mdd soddisfano i bisogni di tutti”.

A chiedere la ricerca è stata Nesté Italia, che con il direttore corporate strategy, Massimo Ferro, ha aggiunto: “Nei grandi cambiamenti di abitudine l'italianità ha ancora un ruolo fondamentale. Noi crediamo che quando l'eccellenza italiana incontra quella industriale, tecnologica e una visione di lungo periodo, magari basata sul brand, si può creare un fenomeno economico”.

“Negli ultimi dieci anni, il consumo giornaliero di prodotti alimentari è calato di 250 grammi, come media procapite in Italia. Però, in realtà, spendiamo uguale se non di più - ha osservato Pugliese - Perché dobbiamo e stiamo consumando meno con prodotti di migliore qualità”.
“E c'è anche una tendenza a sprecare meno e, soprattutto, a informarci meglio - ha continuato - Per farlo, la tecnologia è lo strumento migliore. Oggi, il web, sempre validando quelle che sono le fonti, è diventato lo strumento migliore per avere informazioni corrette”. Per Pugliese, dunque, tecnologia in Gdo non significa e-commerce in sé, ma migliore servizio per il cliente e sostegno per il negozio fisico

Insomma, se il consumatore è pragmatico e connesso, se l'agricoltura è 4.0 e la marca una garanzia, se il cibo italiano gira il mondo e la filiera è hi-tech, la novità è che il food sarà finalmente “quello di una volta”.

Raffaella Quadretti
Copyright 2017 Italiafruit News

Fonte:http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/38757/in-primo-piano/censis-gli-italiani-tornano-a-investire-sul-cibo

LEGGI GLI ALTRI BLOG

Logo FEPbyFFF dates UK

 

ImmagineCompanyProfileUK2ImmagineCompanyProfileIT2

Logo Store inout BrD piccoloL’idea di creare un blog giornaliero per  il mondo del retail nasce grazie ai continui feedback positivi che riceviamo dalle notizie condivise attraverso diversi canali.
Rivolto a tutte le tipologie di distribuzione presenti sul mercato: dal dettaglio ai grandi mall, dal commercio locale e nazionale alle catene di negozi internazionali, investitori, ai nostri fedeli clienti e chiunque altro è realmente interessato allo studio e all'approfondimento su ciò che guida il comportamento dei consumatori. E' anche un blog per tutti coloro i quali lavorano già nel mondo del Retail.
Verranno condivise le loro esperienze, le loro attitudini e le loro experties. Un blog di condivisione, quindi.
Ospitato sul sito della BRD Consulting, che da decenni lavora nel mondo distributivo Italiano ed Internazionale, il blog Store in & out riguarderà il business, i marchi e i comportamenti d'acquisto propri di alcune delle più grandi aziende.
Ci saranno anche notizie in lingua originale per dare evidenza dell’attenzione della nostra Azienda nei confronti del global.
È possibile raggiungere lo staff  a: info@brdconsulting.it

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Continuando la navigazione su questo sito accetti che vengano utilizzati.