Franchising, retail, business
28/03/2017
Il calo delle vendite è influenzato dai download digitali: sempre più acquirenti preferiscono i giochi da scaricare e non più quelli su supporto fisico
Il più grande rivenditore di videogiochi nuovi e usati del mondo, GameStop, abbasserà le saracinesche di 150 punti vendita sparsi in tutto il globo, circa il 3% del business mondiale. Lo annuncia J.Paul Raines, il CEO della società. Secondo la rivista Fortune, il progetto rientra nel piano di ristrutturazione aziendale, che, oltre alla potatura dei negozi tradizionali, prevede contemporaneamente l’apertura di 100 nuove attività commerciali dedicate in gran parte a gadget e collezionabili.
Con oltre 7.500 punti vendita presenti negli Stati Uniti e in 17 paesi, l’azienda è il punto di riferimento degli amanti dei videogame di tutto il mondo. La scelta dell’azienda, nata 33 anni fa a Dallas, in Texas, punta a fronteggiare il calo delle vendite dello scorso anno: -19,3% per il software e -29,1% sul fronte hardware, nonostante il lancio di PlayStation VR e PlayStation 4 Slim.
In realtà, secondo la rivista Fortune, la chiusura dei negozi è stata annunciata più di tre anni fa e riguarderà l’intero anno in corso.
Per il Wall Street Journal, il calo delle vendite è influenzato dai download digitali: sempre più acquirenti preferiscono i giochi in digital delivery e non più quelli su supporto fisico. Di conseguenza, i profitti di quest’ultimo comparto sono scesi, solo nel quarto trimestre del 2016, del 16% e le azioni in borsa del 12%.
La console ibrida Nintendo Switch, invece, ha un ottimo ascendente sulle vendite. Dopo il suo debutto, il tre marzo di quest’anno, in sole 48 ore ha superato le 600.
di Agostina Delli Compagni
Giornalista
Fonte:https://www.wired.it/economia/business/2017/03/27/gamestop-crisi-150-negozi/