Franchising, retail, business
05/04/2017
Il progetto coinvolgerà 100 dipendenti di tre società del gruppo
La cioccolata è pura gioia per i palati dei consumatori e per la vita privata dei dipendenti della Ferrero: per questi ultimi parte lo smartworking, la modalità flessibile di lavoro subordinato che permetterà di svolgere le proprie mansioni una volta a settimana da casa o comunque da remoto, in base alle preferenze di ciascuno.
In accordo con le sigle sindacali, il progetto sarà inizialmente dedicato a 100 dipendenti di tre società albesi: Ferrero Commerciale Italia, Ferrero Technical Services e Soremartec Italia. “Crediamo fortemente -spiega l’azienda in un comunicato- in questo progetto. Si tratta di un ulteriore passo verso una forma di lavoro più flessibile e moderna basata principalmente sulla fiducia, dando ai dipendenti maggiore autonomia e responsabilità e contribuendo a un maggior equilibrio tra vita privata e vita lavorativa”.
La multinazionale italiana, quasi settantunenne, nasce ad Alba dall’idea di Pietro Ferrero. È della Ferrero International SA che ha sede a Findel di Sandweiler in Lussemburgo.
Il Gruppo, di cui Giovanni Ferrero è l’attuale amministratore delegato, ha chiuso ad agosto dello scorso anno con un fatturato di 10,3 miliardi di euro, in crescita del +8,2% rispetto al periodo precedente (9,5 miliardi di euro). È inoltre una delle società più desiderate in Italia da molti aspiranti lavoratori e professionisti.
“Riteniamo -continua- che offrire l’opportunità di un viaggio in meno alla settimana sia senza dubbio un vantaggio per tutti, in termini di costi individuali di spostamento e di tempo risparmiato, ma in futuro anche in termini di tutela per l’ambiente.
di Agostina Delli Compagni
Giornalista
Foto: Fabio Ferrari - LaPresse
Fonte:https://www.wired.it/economia/lavoro/2017/04/05/ferrero-smartworking/?utm_source=facebook.com&utm_medium=marketing&utm_campaign=wired