Franchising, retail, business
25/04/2017
Donald Trump tenta di accelerare e, in vista della scadenza simbolica dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca, ordina la promessa rivoluzione fiscale. L'annuncio di quello che a detta del presidente Usa potrebbe essere il maggiore taglio di tasse di sempre è atteso nelle prossime ore.
Per il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer quello dei primi cento giorni (la scadenza è il 29 aprile) è un limite
«artificiale». Eppure la Casa Bianca ne sottolinea i «risultati storici», diffondendo una lista di paragoni che vanno a ritroso fino a Roosevelt e Truman. Il segno, Trump, vuole lasciarlo anche attraverso una «rivoluzione fiscale»: per questo ha ordinato ai suoi consiglieri di ridurre le tasse per le imprese dal 35% al 15%, come indicherà nelle linee guida della riforma in arrivo e che rappresenta una delle sue principali promesse elettorali. Una promessa che rischia tuttavia di aumentare il deficit pubblico, anche se il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha assicurato che la riforma delle tasse genererà una crescita tale da non incidere sul deficit di bilancio.
All'appello delle promesse manca però ad oggi la costruzione del muro alla frontiera con il Messico. È battaglia al Congresso sulla legge di spesa che Trump vuole includa fondi per dare il via all'impresa. Considerato il braccio di ferro (se non passa si rischia lo 'shutdown' temporaneo delle agenzie federali e la paralisi del governo), secondo fonti di stampa il presidente sarebbe disposto ad ammorbidire la sua posizione, fino ad ipotizzare un rinvio a settembre della decisione. Lui però su Twitter ammonisce: «Non lasciate che i fake media vi dicano che ho cambiato posizione sul muro. Sarà costruito».
Si intravedono intanto i primi lampi di una possibile guerra commerciale tra Usa e Canada in attesa della revisione del Nafta (un'altra delle promesse di Trump): l'amministrazione Usa intende imporre con valore retroattivo una tariffa doganale del 20% sull'import di legname canadese, usato normalmente per costruire le case unifamiliari. Una mossa che colpisce un giro di affari di circa 5 miliardi di dollari.
Fonte:http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/trump_maxi_taglio_tasse_usa-2401881.html