Franchising, retail, business
28/04/2014
L'effetto Renzi continua a pesare positivamente sull'indice della fiducia dei consumatori, che ad aprile ha toccato i massimi da oltre quattro anni e mezzo.
La fiducia, rende noto Istat, è salita questo mese a 105,4 da 101,9 di marzo (rivisto da 101,7). Un dato ben sopra le attese: la mediana delle stime raccolte da Reuters fra gli analisti indicava infatti un indice in leggero calo, a quota 101,5.
Istat sottolinea che si tratta del livello più alto registrato dal gennaio 2010, quando l'indice era a quota 107,4
Già a marzo la fiducia dei consumatori era balzata ai massimi da quasi tre anni, nella prima rilevazione effettuata dall'istituto di statistica da quando Matteo Renzi è arrivato a Palazzo Chigi lo scorso 22 febbraio.
La rilevazione di aprile, effettuata tra l'1 e il 14 del mese, incorpora appieno l'effetto della promessa fatta da Renzi il 12 marzo di 1.000 euro in più all'anno dal prossimo maggio per chi ha uno stipendio sotto i 1.500 euro.
Secondo gli economisti, l'effetto della promessa di riduzione dell'Irpef almeno fino a dicembre - oggetto del decreto approvato il 18 aprile dal Cdm e firmato poi dal capo dello Stato - aveva influenzato solo parzialmente la rilevazione del mese scorso, chiusa il 14 marzo, appena due giorni dopo l'annuncio.
"CONFERMATO IMPATTO PROMESSA SGRAVI"
"Il dato conferma che la promessa di sgravi fiscali ha avuto un impatto sulla fiducia delle famiglie, e potrà averlo anche sulla spesa finale nel momento in cui sarà implementato", commenta Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo.
La valutazione sul clima economico generale passa da 108,1 a 115,1, il massimo da sette anni, e quella relativa al clima personale da 98,8 a 100,6. Bene il clima corrente, da 97,9 a 101,6, e soprattutto quello futuro, che passa da 105,8 a 109,4, un record da quasi 12 anni.
Le previsioni sulla situazione economica passano da 3 a 14, massimo da quasi 13 anni, e migliorano da -110 a -96 i giudizi sulla situazione economica.
Migliorano anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia, col saldo che passa rispettivamente a -52 da -59 e a -6 da -13, come pure le valutazioni sull'opportunità di acquisto di beni durevoli, da -83 a -76.
Il focus è ora sulla fiducia delle imprese manifatturiere - dato atteso domani - su cui l'effetto Renzi sembra pesare meno che su quella dei consumatori. A marzo l'indice era sotto le attese, pur avendo toccato il valore più alto da giugno 2011.
Fonte: borsaitaliana.it.reuters.com