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28/04/2014
Intervista di Giuseppe Danielli, Direttore Newsfood.com ad Antonio Grieco, della Masseria Flocco, che presenta la nuova grafica e la sua linea di punta: Passo alle Tremiti.
Un bianco, un rosato e un rosso a massimo esempio di tutta la produzione della Masserie Flocco. Un’azienda storica, 85 ettari che dominano l’Adriatico nel comune di Portocannone; un nuovo corso dettato dalla tenacia e dalla determinazione della famiglia Grieco, pugliesi d’origine e convinti che il Molise possa esprimere grandi vini.
Da queste premesse prende vita la nuova linea Passo alle Tremiti – una Falangina, un Molise Rosato e un Molise Rosso – primo risultato della nuova era di Masserie Flocco, presentata in anteprima a Vinitaly 2014.
Passo alle Tremiti Molise Falanghina doc. Ottenuto da uve di sola Falangina è un vino caldo e di buona persistenza, ideale per accompagnare primi piatti saporiti a base di pesce, frittura, arrosti di carni bianche, formaggi freschiì e semistagionati.
Passo alle Tremiti Molise Rosato doc, di sole uve Montepulciano, è un vino indimenticato per il suo colore vivace che ricorda il carcadé, rotondo con una piacevole spalla acida.
Perfetto con gli antipasti, primi piatti saporiti di carne o pesce, brodetto di pesce,
arrosti di carni bianche, secondi di pesce, formaggi semistagionati.
Passo alle Tremiti Molise Rosso doc 2011, è un Montepulciano in purezza di grande struttura, perfetto accanto a stufati di carne rossa, selvaggina, piatti a base di funghi porcini, minestre saporite e formaggi stagionati.
La Famiglia Grieco
Un passaggio di testimone che punta a un rinnovamento che non dimentica le origini.
“Quando ci è stata presentata la possibilità di questo investimento, ‐ afferma lo stesso Antonio Grieco ‐ l’abbiamo subito considerato irrinunciabile. Innanzitutto perché convinti che il limite del Molise, ovvero la sua geografia ristretta, fosse la sua vera forza.
Abbiamo quindi colto la sfida di fare grandi vini in un piccolo territorio dalle potenzialità enormi che non ha ancora espresso appieno il suo carattere. E poi, su un piano personale, mi è sembrata l’occasione per continuare ad alimentare la passione per il vino, nata alla fine degli anni ’90 quando mio padre ha rilevato
un’azienda agricola nella Puglia settentrionale:
un terreno di duecento ettari di cui mi sono sempre occupato in prima persona, trasformandone la vocazione da coltivazione di grano a vigneto”.
Portocannone
L’antico paese di Portocannone, fondato nel 1046 dai popoli latini
con il nome di Portocandesium (poi Portocanduni dal 1300)
venne distrutto nel 1456 da un violento terremoto.
Interamente ricostruito dagli esuli Arbëreshë della migrazione albanese
come Portkanuni, oggi è un piccolo paese dal clima mite che guarda
il Mare Adriatico dai 148 metri d’altitudine di un bellissimo colle.
Le sue origini etniche albanesi pervadono la sua cultura, le tradizioni
e il folklore locale.
Fonte: newsfood.com