Franchising, retail, business
25/09/2017 - Da New York a Milano, primo recettore di mode e tendenze d'oltreoceano del Bel Paese: già da anni si assiste al fenomeno fusion tra il cibo e altri settori, ma da un anno a questa parte sono proprio i brand del settore moda, lifestyle e, ovviamente, food, ad aprire punti vendita dedicati che rispecchino i valori dell'azienda.
Secondo una ricerca condotta da Found! Story Engagement Factor lo scopo dei brand è quello di creare un momento di entarteinment da vivere in prima persona, utilizzando i valori o evocando il marchio stesso. L'obiettivo? Fidelizzare il consumatore e incuriosire nuovi possibili fruitori: vivere un'esperienza diretta ha un valore percepito superiore e più duraturo, il tempo delle promozioni e degli sconti è finito, alta cosa è un invito a una cena, un caffè, un aperitivo in un contesto metropolitano dall'alto tasso glamour. La linea guida la dà New York: Ralph Lauren ha aperto il Polo Bar, tra i ristoranti più esclusivi della Grande Mela, tra i preferiti di Rihanna.
A Milano nell'ultimo anno hanno aperto in rapida successione il Moleskine Café, dell'omonimo brand di taccuini e agende da viaggio, rivisitazione di un café littéraire dal sapore contemporaneo; Thun Caffè, 130 mq in Brera per il primo esperimento di commistione tra la ceramica artigianale e la ristorazione; in zona Porta Garibaldi la Feltrinelli ha aperto Red, il format di store esperienziale che coniuga offerta editoriale, intrattenimento e ristorazione; per chi ama le due ruote il Ducati Bar in zona Isola o il Bianchi Café & CyclesBar in San Babila rappresentano un ottimo connubio tra ristorante, showroom e officina. Ma anche i brand del settore stanno puntando sempre più a concept store interamente dedicati: ha iniziato nel 2013 la Chiquita con una serie di locali a tema, i Chiquita Fruit Bar; poi Rigoni di Asiago, con il flagship store Naturalmente a Milano a firma dello chef stellato Alessandro Dal Degan. Più recenti le aperture di Bar Meraviglia, in Corso Como, creato da bibite Sanpellegrino, dove si gustano bevande circondati dal profumo di arance, limoni, chinotti e cedri e dalla freschezza delle piante in fiore, per ricreare l'atmosfera di un gusto mediterraneo. Infine Green Station, il locale lanciato a maggio 2017 dal Gruppo Pedon, azienda di cereali, legumi e semi.
Anche le maggiori maison di moda sono state protagoniste della tendenza: ne è esempio il Ristorante e Café Trussardi, accanto al Teatro alla Scala, che coniuga lo showroom tradizionale con il ristorante gourmet dello chef Roberto Conti e i cocktail di Tommaso Cecca. Armani, con due ristoranti e un caffè ne ha seguito la via, prendendo l'anno scorso la stella Michelin nel ristorante gourmet capitanato da Filippo Gozzoli. Al ristorante del Bulgari Milano si attende presto la consulenza del tristellato Niko Romito mentre Diesel ha inaugurato da neanche un anno aperto il Bistrot Glorious Cafè in una traversa di Corso Emanuele II, nuovo marchio creato da Renzo Rosso, patron di Only The Brave. Attesa invece l'apertura del YamaCafe, ben mille metri quadri di negozio dove, tra un pasticcino e un caffè si potranno visionare le ultime collezioni di lingerie e costumi.
–di Camilla Rocca
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/food/2017-09-25/anche-milano-e-ora-brand-bar-111314.shtml?uuid=AE6X29YC