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20/10/2017 - Promuovere lo sviluppo sostenibile con le scelte giuste: e vincere la partita. Da Cities:Skylines a Ciclania, i videogame diventano strumento di edutainment
I videogiochi dimostrano, sempre più, di poter essere non solo uno strumento ludico ma anche didattico. In grado, stavolta, di renderci cittadini consapevoli e attenti alle problematiche ambientali.
È il caso di Cities: Skylines, un videogioco gestionale pronto a lanciare una nuova espansione – pubblicata da Paradox Interactive – chiamata “Green Cities”. Anche le città virtuali dunque diventeranno attente all’ambiente a patto che gli utenti, nei panni del sindaco, si impegnino a promuovere uno sviluppo urbano responsabile e sostenibile.
Annunciato ad agosto durante la Gamescom 2017, è stato anticipato da questo video di presentazione.
Una città virtuale ecosostenibile
Volete insomma costruire la città del futuro, completamente sostenibile e a emissioni zero? Avrete a disposizione tutto l’occorrente per ridurre l’inquinamento ambientale e acustico: auto elettriche, edifici eco-friendly, negozi di cibo biologico, politiche e servizi che, come dice il produttore, “renderanno l’inquinamento un bizzarro concetto del passato”.
La nuova espansione dovrebbe essere lanciata entro fine ottobre. Ma quello di Green Cities è tutt’altro che un caso isolato: i videogiochi dimostrano di essere uno strumento potente per incentivare e supportare l’attenzione verso le tematiche ecologiche e diversi sviluppatori hanno deciso di imboccare questa strada.
Sperimentare il nostro impatto sull’ambiente
Questo infatti è anche il tema portante di altre produzioni, come ad esempio ECO, gioco online sviluppato dalla Strange Loop Games. Obiettivo: realizzare una nuova tecnologia capace di fermare un meteorite in rotta di collisione con la Terra, senza inquinare il nostro pianeta.
Anche l’Università di Santo Tomas, a Santiago del Cile, ha creato un videogioco per comprendere gli effetti dell’inquinamento terrestre e di uno sfruttamento irresponsabile delle nostre risorse: Ciclania. P.M. Studios, invece, ha sviluppato il progetto Ecowarriors, che richiede ai videogiocatori di salvare il nostro pianeta usando energie alternative: prima che tutto vada a rotoli.
A dimostrazione che i videogames, con le loro capacità immersive, possono diventare dei veri e propri laboratori in cui i giocatori sperimentano il proprio impatto sull’ambiente. Le nostre scelte nel mondo virtuale, insomma, possono insegnarci ad agire correttamente nella vita di tutti i giorni. Imparare, giocando: è così che i videogames possono trasformarsi in uno strumento efficace (e divertente) per l’educazione ambientale. Tanto per i ragazzi quanto per gli adulti.