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27/10/2017 - Un pool di avvocati dopo aver denunciato un’azienda che esponeva nella fiera di Anuga confezioni con la bandiera italiana e nomi italianeggianti, sono riusciti a ottenere un provvedimento contro i furbetti del ‘made in’
Un altro colpo inferto ai contraffattori. L’associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V. ha ottenuto un provvedimento cautelare di urgenza, da parte del presidente del tribunale di Colonia, contro la società Milano Pasta Dmcc di Dubai. Italian Sounding si muove per contrastare e impedire la commercializzazione e la vendita di prodotti che si spacciano per italiani. E proprio durante la fiera dell’agroalimentare di Anuga, a Colonia, ha individuando e denunciato i produttori di pasta che esponevano confezioni con le diciture “Milano”, “San Remo” e la bandiera dell’Italia, prodotte in Africa.
Italian Sounding (rappresentata dai presidenti Giandomenico Consalvo e Gabriele Graziano, e dall’avvocato di Cba Studio Legale e Tributario, München, Mattia Dalla Costa) ha ottenuto il provvedimento cautelare di urgenza in sole tre ore, e ha costretto Milano Pasta Dmcc di Dubai a rinunciare alla vendita di pasta nelle confezioni contraddistinte dalla scritta “Milano” o “San Remo”. Un divieto valido su tutto il territorio tedesco.
In caso di violazione, l’azienda dovrà pagare un’ammenda fino a 250mila euro. “Già due anni fa – spiega Mattia Dalla Costa, partner di Cba Studio Legale e Tributario a Monaco di Baviera - ci eravamo mossi usando tutti i mezzi giuridici a disposizione per impedire la diffusione di questi prodotti. In Germania, infatti, non esiste la tutela del “made in” ma si tratta comunque di un’evidente caso di concorrenza sleale”. In casi di contraffazioni riguardanti le indicazioni di origine geografica protetta, la tutela è più facile perché esiste una normativa europea, mentre in situazioni come quella della pasta “Milano” il giudizio deve fondarsi soprattutto sui principi generali che regolano il mercato e la concorrenza.
“Ormai – prosegue il legale - Italian Sounding è riconosciuta in Germania come soggetto legittimato ad agire a tutela dei consumatori e ha già ottenuto varie decisioni ed ottimi risultati contro produttori e grande distribuzione, permettendoci anche questa volta di intervenire e ottenere in modo tempestivo il blocco dei contraffattori”. L’associazione Italian Sounding, ormai opera dal 2015, ovvero da quando è stata costituita a Roma, grazie alla volontà di diverse Camere di Commercio, Confagricoltura e da altri soggetti, tra cui Unioncamere, intenzionate ad impegnarsi per il contrasto della commercializzazione e vendita di quei prodotti che utilizzano indicazioni geografiche, immagini e marchi, che evocano l’Italia per promozionare e commercializzare prodotti ma che non sono di origine italiana.
di STEFANIA AOI
Fonte:http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/le-storie/2017/10/27/news/pasta_prodotta_a_dubai_come_italiana_il_tribunale_tedesco_la_blocca-179475377/