Franchising, retail, business
27/11/2017 - “Se dai tutto subito a tutti, perdi esclusività”. Non ha dubbi Bruno Pavlovsky, presidente della divisione moda di Chanel, rispetto a un approdo della maison nell’e-commerce, cosa che non avverà di certo in tempi brevi.
“Non sto dicendo che non ci arriveremo un giorno – ha dichiarato il numero uno della griffe a Bloomberg -, ma lo faremo quando penseremo che nell’e-commerce c’è davvero del valore aggiunto”. Chanel è oggi presente online con i profumi, i prodotti di makeup e l’eyewear. Nel 2015, la maison francese aveva optato per un primo test di vendite online, lanciando su Net-a-porter (in un a sezione speciale rimasta attiva tre settimane) la capsule collection di gioielli Coco Crush.
Per l’abbigliamento, le borse e gli accessori bisognerà invece attendere: per Pavlovsky si tratta infatti di piani “non immediati”, sostituiti al momento da servizi che permettono ai clienti di ‘prenotare’ online gli abiti per una prova su appuntamento in negozio.
Secondo le stime di Bain, l’e-commerce avrà un’incidenza del 10% negli acquisti mondiali di luxury goods a fine 2017, percentuale che potrebbe toccare il 25% nel 2025. La maison controllata dalla holding olandese Chanel International Bv nel 2016 ha registrato ricavi in calo da 6,24 a 5,67 miliardi di dollari (circa 4,7 miliardi di euro) e utili netti in discesa del 35% a 874 milioni. Secondo quanto riferito dai media francesi, inoltre, l’utile operativo ha accusato un -20% a 1,28 miliardi. Nel 2015 Chanel aveva registrato un fatturato in calo del 17% e un utile operativo in flessione del 23% a 1,6 miliardi di dollari.
Fonte:http://www.pambianconews.com/2017/11/27/chanel-le-commerce-non-e-una-priorita-225693/