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Niente pedali e volante. L’auto a guida autonoma è realtà

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12/01/2018 - General Motors è pronta a mettere su strada l’auto senza volante e senza pedali, per testare davvero l’auto a guida autonoma

General Motors è pronta alla rivoluzione della mobilità. La casa automobilistica americana ha deciso di eliminare volante e pedali, per affidare la guida della sua vettura autonoma al robot che guida la Chevrolet Bolt semiautonoma. Mentre i test della Chevrolet Bolt hanno richiesto la presenza di un ingegnere che potesse prendere il controllo in caso di pericolo, sulla nuova driverless car di General Motors non servono ingegneri, né conducenti.

I sei livelli di guida autonoma
La SAE – Society of Automotive Engineers (ente internazionale di normazione nel campo dell’industria aerospaziale, automobilistica e veicolistica) ha stabilito sei livelli di guida autonoma

Livello 0. Si tratta di auto dotate di sistemi di sicurezza che ci avvertono di alcuni aspetti della guida e di certe condizioni della strada, ma che in nessun caso possono prendere il controllo dell’auto.

Livello 1. In questa categoria rientrano le auto dotate almeno del sistema di mantenimento della corsia, ovvero di un sistema che interviene con piccole correzioni dello sterzo per mantenere l’auto in corsia, e di controllo della velocità adattivo.

Livello 2. Si tratta di auto dotate di sistemi che permettono al guidatore di togliere le mani dal volante momentaneamente, senza però che distolga l’attenzione dalla strada.

Livello 3. La vettura procede autonomamente, senza intervento umano, su tratti stradali mediamente controllati come autostrade e superstrade. Il sistema di guida autonoma in questo caso deve essere attivato espressamente dal guidatore, che deve prestare sempre attenzione.

Livello 4. L’auto può fare a meno dell’attenzione del guidatore, ma solo quando la vettura può contare su tutte le informazioni necessarie sull’ambiente circostante e sul percorso. Si tratta del livello dei modelli più avanzati attualmente in fase di prove, come quelli ad esempio di Google e Uber.

Livello 5. Nessun prototipo ancora di vetture di questo tipo: il veicolo non dipende in nessun caso dall’intervento umano e i passeggeri a bordo dell’auto possono disinteressarsi completamente del percorso.

Addio a pedali e volante, GM punta al livello 6
Le ambizioni di General Motors sono davvero alte. Quando testerà le sue vetture a San Francisco, la ua berlina elettrica autonoma sarà con molta probabilità la prima auto, pronta per la produzione, sulle strade senza gli strumenti per consentire ad un umano di assumere il controllo.

“La cosa davvero speciale è che se guardi indietro agli ultimi 20 anni, è la prima macchina senza volante e pedali”, ha dichiarato Kyle Vogt, amministratore delegato di Cruise Automation, l’unità con sede a San Francisco che sviluppa il software di guida autonoma per GM.

I test
GM condurrà i dovuti test in uno spazio di prova ben definito dotato di una rete di sicurezza, a partire dal 2019. I veicoli viaggeranno su una rotta fissa controllata dal loro sistema di mappatura. Ora, in realtà, la casa automobilistica con base a Detroit sta chiedendo il permesso federale.

Nel caso durante i test la vettura dovesse avere dei problemi, questa rallenta, si sposta sul ciglio della strada e si ferma.

L’esperimento di GM sarà un significativo passo avanti per le auto a guida autonoma completa. Diverse case automobilistiche e compagnie, compresa l’unità Waymo di Alphabet Inc. e la startup Zoox Inc., hanno testato vetture di guida autonoma di livello Livello 4, auto che in base a quanto stabilito dalla Society of Automotive Engineers, possono guidare senza l’intervento umano ma solo in certe aree geografiche.

Senza pedali e volanti si testerà davvero la tecnologia. “Se stai testando la tecnologia al livello 4 con un conducente, non la stai testando al livello 4”, ha detto in un’intervista al CES technology show di Las Vegas, Gill Pratt, CEO del Toyota Research Institute di Toyota Motor Corp.

Quanto vale il mercato dell’auto a guida autonoma?
Le driverless car potrebbero rappresentare una grande occasione per la crescita europea. Secondo uno studio indipendente “Liberare le strade: definire il futuro delle auto a guida autonoma”, commissionato da Nissan Europa al think tank Policy Network, infatti, le auto a guida autonoma incrementeranno dello 0,15% il tasso di crescita annuo europeo nei prossimi decenni, per una crescita complessiva del Pil europeo che nel 2050 sarà del +5,3% rispetto ai valori attuali.

Secondo lo studio, tra 33 anni le self driving car avranno contribuito al Pil della Ue a 27 Stati per 17 trilioni di euro.

Le auto a guida autonoma costeranno tantissimo
Smettere di guidare e farsi scarrozzare da una vettura è ancora un ideale. Non solo perchè la tecnologia ci sta ancora lavorando su, ma anche perchè una guida di questo tipo necessita di nuove regole e di nuove infrastrutture che dialoghino costantemente con l’auto. Insomma, di un nuovo ambiente urbano.

Ci vorranno anni perchè l’auto a guida autonoma si diffonda. E se è vero che le prime vetture accessibili al pubblico vedranno la luce nel 2020, è vero anche che costeranno talmente tanto che è come se accessibili non lo fossero. Almeno queste sono le previsioni di Rolf Bulander, il Presidente del settore Mobility Solution di Bosch.

“Il futuro della guida autonoma è diviso in due scenari – ha spiegato – cioè quello della mobilità a bassa velocità e quello delle strade in cui ci si muove a velocità maggiori, anche elevate”. E se per il primo scenario è già pronti al debutto, per i livelli di guida autonguida autonomaoma più elevati si è a lavoro (insieme a Mercedes).

“Per funzionalità superiori al Level 3 sarà indispensabile il ricorso alla intelligenza artificiale, sui cui stiamo lavorando assieme a Nvidia. Attraverso l’A.I. l’automobile dovrà imparare a muoversi in tutte le situazioni di traffico e di ambiente esterno, esattamente come fa un giovane che deve prendere la patente e inizia con la scuola guida da condizioni semplici. I prezzi delle auto Level 4 e Level 5 saranno molto elevati per la presenza di sistemi, compresi i sensori, il cui costo è nell’ambito delle cinque cifre. Ed è questa la ragione per cui i primi clienti saranno nell’ambito business”, ha spiegato Bulander.

“Aziende come Uber, che può far operare l’auto a guida autonoma 24 ore su 24 e che può eliminare i costi degli autisti, possono far diventare profittevole l’acquisto e l’uso di un veicolo a guida autonoma”, ma per un privato il discorso è diverso. I comuni cittadini potranno aver accesso alla tecnologia solo “quando il mondo business avrà fatto diffondere le auto senza pilota”.

Fonte:http://www.startmag.it/smartcity/niente-pedali-volante-lauto-guida-autonoma-realta/

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