Franchising, retail, business
20/01/2018 - Che cosa determina il livello di influenza che una persona può avere nell’odierno mondo del business? Per alcuni, si tratta di un aspetto fondamentale: la ricchezza.
Anche se il denaro non è tutto, i leader aziendali che hanno costruito aziende le cui azioni sono sempre in crescita hanno creato qualcosa in cui tutti vogliono investire, quindi ha senso che chiedano rispetto.
Tuttavia, viviamo anche in un’era in rapida evoluzione in cui le nuove tecnologie stanno destabilizzando le aziende consolidate, quindi molti di noi guardano ai leader delle aziende high-tech per vedere che cosa riserva il futuro. Anche il cambiamento sociale si riflette nella natura mutevole della leadership aziendale, man mano che una nuova generazione di donne imprenditrici rompe i tabù e fa tremare le sale riunioni.
Ecco alcuni dei personaggi più influenti nel business odierno. Provenienti dai ranghi dell’alta borghesia, degli esperti di tecnologia e delle stelle nascenti del gentil sesso, rappresentano l’apice della leadership aziendale e offrono alcuni segnali di ciò che potrebbe riservare il futuro.
La classifica dei più ricchi
Sebbene esistano molti modi per misurare il successo aziendale, il denaro non può mai essere ignorato. Una sola decisione da parte di imprenditori miliardari può trasformare il corso di interi settori industriali. La loro influenza è innegabile. Chi si trova dunque in vetta alla classifica dei ricchi per il 2017?
Negli ultimi mesi, la corona è stata contesa dal fondatore di Microsoft e filantropo globale Bill Gates e dal fondatore di Amazon, Jeff Bezos, poiché i prezzi delle azioni delle loro rispettive società hanno subito delle fluttuazioni. Bezos ha ora un patrimonio netto stimato di oltre 90 miliardi di dollari. Non male, per un uomo il cui primo impiego è stato quello di riparare trattori durante i mesi estivi. Dopo aver studiato a Princeton, Bezos ha lavorato a Wall Street sui software finanziari prima di andarsene per iniziare a vendere libri online da un garage di Seattle nel 1994.
Si è trattato certamente di una mossa rischiosa. Tuttavia, con Amazon che adesso domina il mercato online della vendita al dettaglio con una crescita del 53%, alla recente conferenza tecnica della Summit Series Bezos ha dichiarato: "Se avessi fallito, a 80 anni sarei stato comunque molto orgoglioso di averci provato". Bezos è anche interessato ai media e ha acquistato The Washington Post nel 2013 per 250 milioni di dollari. La sua passione per lo spazio lo ha portato a sviluppare un missile riutilizzabile in grado di trasportare passeggeri, ideato dalla sua società aerospaziale Blue Origin.
Jeff Bezos, Amazon (Mark Wilson/Getty Images)
Anche il miliardario del settore retail e self-made man Amancio Ortega, che ha fondato il noto marchio fast-fashion Zara, ha conquistato il primo posto negli ultimi anni. Nato nel 1936 nella città di Busdongo de Arbas, in Spagna, l’imprenditore ha lasciato la scuola all’età di 14 anni per lavorare come fattorino per un negozio di abbigliamento. In seguito ha fondato Inditex, che ora è il più grande rivenditore di abbigliamento al mondo. Oltre a Zara, la società possiede altri otto marchi retail e gestisce più di 7.000 negozi in tutto il mondo, con un fatturato annuo di 25,7 miliardi di dollari a gennaio 2017. Non contento di possedere il 59% di Inditex, Ortega possiede anche uffici e negozi retail di lusso in tutto il mondo, tra cui uno dei più alti grattacieli della Spagna. Nonostante la sua ricchezza e influenza sul mercato del retail, Ortega è noto per essere incredibilmente riservato e discreto e pranza tutti i giorni con i suoi dipendenti nella mensa della società.
L’investitore seriale Warren Buffett e Mark Zuckerberg di Facebook chiudono le prime cinque posizioni per il 2017. Dopo la morte, avvenuta a settembre, di Liliane Bettencourt, l’erede di L’Oréal, ora è Alice Walton, la figlia del fondatore di Wal Mart, Sam Walton, la donna più ricca del mondo, con un patrimonio netto stimato di 33,8 miliardi di dollari.
La rivoluzione degli imprenditori tecnologici
Da quando la tecnologia sta guidando la crescita del business, non sorprende che alcuni degli uomini più ricchi del mondo siano anche le figure nascoste dietro le più grandi aziende tecnologiche del mondo, inclusi Bill Gates, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg e il CEO di Apple Tim Cook.
Tuttavia, forse nessuno è in grado di catturare l’immaginazione con la propria ambizione e spettacolarità più di Elon Musk, CEO di SpaceX e Tesla. L’imprenditore di origine sudafricana ha fondato la sua prima azienda tecnologica nel 1995, prima di avviare la società che sarebbe diventata PayPal nel 1999. Il guadagno derivante da tale investimento lo ha aiutato a guidare da sempre nuove iniziative imprenditoriali nello spazio e nella tecnologia automobilistica. Con un patrimonio del valore stimato di 20,8 miliardi di dollari, Elon Musk afferma che i suoi obiettivi vanno oltre il successo aziendale per raggiungere la sostenibilità globale e rendere possibile la vita umana su altri pianeti.
Elon Musk, Tesla & SpaceX (Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic)
Una figura dal profilo molto più discreto, ma non meno influente, è l’attuale CEO di Google, Sundar Pichai. Nato a Chennai, nel sud-est dell’India, Sundar Pichai ha trascorso i primi anni della sua vita senza elettrodomestici, nemmeno il frigorifero. Dopo aver studiato ingegneria, una borsa di studio a Stanford, sostenuta dai risparmi di un anno della sua famiglia, lo ha lanciato nella Silicon Valley. Ha iniziato a lavorare presso Google nel 2004, svolgendo un ruolo cruciale nella creazione del browser Chrome. Dopo che i fondatori della società, Larry Page e Sergey Brin, si sono trasferiti nella società madre di Google, Alphabet, Sundar Pichai ha ottenuto la nomina a CEO.
Dopo aver già supervisionato il lancio di sette prodotti in qualità di CEO e annunciato un cambiamento nell’approccio da "mobile first" ad "artificial intelligence first", la sua leadership segnerà una svolta per uno dei più grandi colossi tecnologici del mondo. Parlando con The Guardian di recente, ha dichiarato: "Vogliamo democratizzare la tecnologia. Una volta che tutti hanno accesso a un computer e alla connettività, la ricerca funziona allo stesso modo, indipendentemente dal fatto che tu sia un premio Nobel o solo un bambino davanti a un computer".
Anche il CEO di Microsoft Satya Nadella, che si sta aprendo a nuove prospettive al di là di Windows con dispositivi e servizi cloud accattivanti e Reed Hastings, co-fondatore e CEO di Netflix, sono degli influencer chiave nella sfera tecnologica. Anche la prossima generazione di astri nascenti si sta scaldando, ad esempio il CEO di Snapchat, Evan Spiegel, che è diventato il leader più giovane di una società per azioni all’inizio del 2017.
Le donne nel mondo degli affari
Gli ultimi 20 anni hanno visto progressi significativi nei diritti delle donne e nei Paesi sviluppati. Tuttavia, quel successo non ha ancora colmato il vuoto esistente nelle posizioni al vertice. Ciò significa che coloro che emergono diventano naturalmente i prestanome di un più ampio movimento di cambiamento sociale, non solo per le proprie aziende
Tra questi c’è la COO di Facebook, Sheryl Sandberg, una delle donne più influenti al mondo. Dopo aver prestato servizio come capo dello staff del Segretario del Tesoro nel governo Clinton e aver lavorato in Google, è diventata COO di Facebook nel 2008, supervisionando le operazioni commerciali del social network. Nel 2012, la Sandberg è diventata l’ottavo membro del consiglio di amministrazione di Facebook, nonché la prima donna a farne parte. Il suo best seller, Lean In: Women, Work, and the Will to Lead, ha scatenato un movimento di uguaglianza di genere e di empowerment delle donne sul posto di lavoro. La Sandberg vale adesso più di 1 miliardo di dollari.
Anche l’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, è una forza da non sottovalutare e una potente sostenitrice dell’uguaglianza di genere. È stata assunta come sedicesima dipendente di Google nel 1999, iniziando come primo responsabile marketing del motore di ricerca, per poi dirigere l’intero settore marketing e commerciale. Sotto la sua guida, Google ha acquistato la piattaforma video YouTube nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari. È stata nominata CEO nel febbraio 2014 e la società ora vale circa 90 miliardi di dollari. Con la Silicon Valley sotto i riflettori per la sua atmosfera da "club maschile", ha scritto: "I CEO di aziende tecnologiche devono rendere la diversità di genere una priorità personale".
Nel 2004, Mary Barra ha dato una scossa a un altro settore dominato dagli uomini quando è salita alla posizione di CEO di General Motors, dove ha impressionato tutti con un’azione decisiva e una visione strategica nitida. L’anno scorso, la società ha registrato il maggiore aumento delle vendite da anni e le azioni sono cresciute del 25% in 12 mesi.
Mary Barra, General Motors (Bill Pugliano/Getty Images)
In un mondo in cui una nuova idea architettata in un seminterrato può rivoluzionare interi settori, non c’è spazio per l’autocompiacimento per coloro che vogliono affermare la propria presenza nel mondo degli affari. Benché questi leader aziendali siano oggi in prima linea nella ricchezza, nell’innovazione e nel cambiamento sociale, chissà chi ricoprirà domani le loro cariche?
Fonte:https://www.regus.it/work-italy/todays-most-influential-people-in-business/?utm_campaign=Engagement_Newsletter_1801_IE&utm_medium=email&utm_source=Eloqua