Franchising, retail, business
01/02/2018 - Ispo Munich, la fiera europea di riferimento per il mondo dello sport, si è chiusa ieri a Monaco di Baviera con oltre 84mila visitatori dichiarati dall’organizzazione.
Il dato è in leggera flessione rispetto alle premesse della vigilia e alla precedente edizione: a gennaio 2017 erano state poco meno di 87mila le presenze nei quattro giorni della manifestazione. In aumento, invece, il numero di espositori, saliti a quota 2.801 con un incremento del 2% anno su anno. L’affluenza di buyer è aumentata da Austria, Giappone, Turchia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Al di là dei numeri, restano le ottime sensazioni da parte delle duecento aziende italiane che hanno esposto a Ispo, soprattutto nell’ambito degli sport invernali. Luca Businaro, presidente di Assosport, parla di un boom di ordini a seguito del destocking dei principali retailer europei, diretta conseguenza dell’inizio anticipato di stagione e dell’ottimo risultato di sell out dei negozi durante il periodo natalizio. L’abbondanza di neve e il freddo nel mese di dicembre hanno contribuito a sostenere i consumi. “Confrontandomi con le aziende del comparto, si parla di un +10% nelle vendite, in tutto il mondo, ma in particolare in Europa e in Italia”, ha affermato Businaro, evidenziando l’assenza di prodotti nei magazzini dei negozi già prima dell’avvio dei saldi e auspicando un più convinto processo di reshoring da parte delle aziende di abbigliamento e attrezzature per la neve. “La grande richiesta del mercato ha spiazzato i retailer. Questo deve essere un campanello d’allarme per le aziende: se vogliamo essere competitivi dobbiamo investire in poli produttivi vicini alla distribuzione per rispondere alle esigenze. Dobbiamo essere più flessibili e pronti al riassortimento”.
E se i produttori di abbigliamento festeggiano, per i loro fornitori si prospetta un inverno ancor più favorevole. “Nella filiera dello sportswear, l’aumento potrebbe arrivare fino al +15%”, spiega Massimo Baroni, presidente di Assosportex e CEO dell’azienda Seatex, parlando di una riapertura in atto nei mercati europei che precedentemente si erano chiusi per effetto della crisi e della delocalizzazione. Ma già il 2017 era stato un anno favorevole per i player dei tessuti tecnici, come testimoniato da Eurojersey che ha chiuso il miglior esercizio della propria storia con 69 milioni di ricavi (+21%), ottenuti per l’80% dall’export e intercettando una precisa esigenza di mercato: quella di tessuti tecnici performanti nati per lo sportswear, ma utilizzabili anche in ambito urban. Tra i mercati più importanti di Eurojersey spiccano Usa e Canada, che valgono complessivamente 13 milioni di euro. “Anche se l’incremento più significativo è stato ottenuto in Olanda, che oggi è più importante della Germania”, afferma il direttore commerciale Matteo Cecchi.
Fonte:http://www.pambianconews.com/2018/02/01/le-italiane-fanno-un-boom-di-ordini-a-ispo-229478/