Franchising, retail, business
14/02/2018 - Seminari via web per catturare chi vuole avviare un'attività autonoma attraverso il programma del Mise
ROMA - Chi è giovane vive al Sud e non vuole lasciare la sua terra quest'anno ha una marcia in più. "Resto al Sud", il programma varato dal ministero dello Sviluppo economico tramite Invitalia, finanzia, fino a 50mila euro, i giovani meridionali con un'età non superiore a 35 anni che vogliano scommettere sulla loro voglia di imprenditorialità. Mettersi in proprio insomma. Non importa quale sia il progetto. Si può chiedere un aiuto sia per aprire un bar vicino a una spiaggia che una libreria in montagna. Certo ci sono mille idee e non tutte vincenti. E per aiutare i giovani nell'impresa, Mail Boxes, la società che ha innumerevoli centri di servizi in franchising in Italia, offre ai giovani aspiranti, due incontri webinar venerdì 16 febbraio, uno alle 11 e il secondo alle 15. Incontri gratuiti, l'unica richiesta è registrarsi. E poi collegarsi dal pc, da mobile o dal tablet al sito https://www.mbe-franchising.it/it/eventi.
Certo l'obiettivo sembra quello di catturare chi vuole avviare un'attività autonoma con la Rete in franchising di Mbe, che già oggi offre supporto a chi è interessato ad aprire un proprio centro servizi in franchising. Il Bando "Resto al Sud" ha una dotazione finanziaria di 1.250 milioni di euro e sono già oltre 5mila le domane inoltrate, che non hanno però ancora superato la dotazione del fondo. Il requisito fondamentale è la residenza in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ma il bando è valido anche per chi decide di trasferirsi in una di queste regioni dopo essersi aggiudicato il finanziamento. C'è magari anche chi si era spostato al Nord per lavoro e ora vuole tornare verso casa.
"Il Bando è un'occasione professionale per numerosi giovani che vivono in queste regioni del Mezzogiorno o vorrebbero tornarci - spiega Caterina Laporta, Retail network development supervisor di Mbe - con un proprio progetto imprenditoriale. Abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra consulenza e le competenze maturate in questi anni, grazie al capillare sviluppo del network Mbe, che conta oltre 1.600 centri in 30 paesi. Il nostro obiettivo è rendere consapevoli le persone di questa opportunità, auspicando loro future scelte di successo".
Gli incentivi previsti dal bando riguardano interventi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa), impianti, attrezzature, macchinari nuovi, programmi informatici e servizi di telecomunicazioni, altre spese utili all'avvio dell'attività. Non sono ammesse le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente. Il finanziamento massimo per ogni richiedente è di 50mila euro, ma se la richiesta arriva da più soggetti, non potrà essere superiore a 200 mila euro.
Le agevolazioni messe in campo dal governo, coprono il 100% delle spese e prevedono un contributo a fondo perduto, pari al 35% del programma di spesa, e un finanziamento bancario, pari al 65% del programma di spesa, concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le Pmi. Il finanziamento bancario deve essere poi restituito in 8 anni di cui 2 di preammortamento. E questo vale per tutti coloro che faranno domanda, indipendentemente dall'offerta degli appuntamenti di Mbe. Basta il sito di Invitalia o del governo per avere dettagli.
di BARBARA ARDU'
Fonte:http://www.repubblica.it/economia/miojob/2018/02/14/news/resto_al_sud_mail_boxes-188781658/