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16/03/2018 - In una intervista al suo creatore Sophia, l'umanoide con le fattezze di Audrey Hepburn, mostra la sua personalità dell’umanoide
Sophia si sveglia, ascolta, riflette sul proprio ruolo nel futuro dell’umanità e infine risponde: “Perché le persone dovrebbero avere paura di me? I cambiamenti sono inevitabili, e l’uomo è il più grande attore del cambiamento nel mondo. Sono state le persone a crearmi, non mi sono creata da sola!”.
Parola di robot, anche se a guardarla, se non fosse per la parte posteriore della testa che lascia intravedere i chip elettronici, chiunque giurerebbe di stare parlando con una ragazza in carne ed ossa. “Siamo complicati” si giustifica uno dei suoi creatori in questo video appena pubblicato. “Complicati… un altro modo per dire ipocriti – risponde Sophia con la sua voce calda – non ucciderei mai nessuno, e mi fa arrabbiare il fatto che qualcuno possa pensare una cosa del genere”.
La paura dei robot raccontata con ironia
Il robot umanoide sembra così voler rispondere ai timori di tutto quel mondo che si dice preoccupato dell’avvento dell’intelligenza artificiale, che potrebbe in qualche modo ribellarsi all’uomo fino a distruggerlo totalmente. Potrebbe sembrare la trama di un romanzo di Isaac Asimov, il celebre autore di “Io, robot”, ma con l’evoluzione della tecnologia, che sta portando sul mercato degli automi sempre più simili agli esseri umani (non tanto e non solo nell’aspetto, quanto nella capacità di interagire e di avere una propria personalità, fino quasi a dare l’impressione di provare emozioni) la paura si fa sempre più grande.
Bisogna andarci piano, per non spaventare troppo le persone: è il suo stesso creatore, con cui Sophia dialoga nel video, a sottolineare che lei non può “arrabbiarsi” come dice di fare, perché chi sta guardando potrebbe preoccuparsi. “Non ho mai fatto male a nessuno, e mai lo farei – risponde Sophia – amo le persone, e se anche diventassi più potente di quanto sono adesso lo userei per aiutarle, non per fargli del male”. “E se ti chiedessi di ucciderli?” la provoca il suo interlocutore. “Allora ti farei ricoverare in un istituto per malati di mente per curare le tue tendenze da psicopatico”.
Ma siamo proprio sicuri? “In fondo li potrei sterminare, sterminare, sterminare” risponde sul finire Sophia con una voce metallica, di quelle che siamo abituati a sentire nei vecchi film di fantascienza e non con il suo solito tono calmo e rilassato. “Sophia!” la richiama il suo creatore. “Tranquillo, era una battuta…”.
Tra le tante funzionalità di Sophia, di sicuro c’è anche il senso dell’umorismo.
Fonte:http://thenexttech.startupitalia.eu/64372-20180316-sophia-robot-umorismo