Franchising, retail, business
15/03/2018 - Su AirBnB si può affittare un appartamento nella cittadina di Wigtown solo se ci si impegna a gestire anche il bookshop sotto casa. La storia che piace anche a Hollywood
Arrivano dalla Corea del Sud, dalla Nuova Zelanda, dal Cile, dagli Stati Uniti: talmente tante prenotazioni che per tre anni è tutto esaurito. Si tratta di ragazzi alla prima esperienza fuori da casa, di anziani, di innamorati alla ricerca di solitudine, di pensionati vogliosi di voltare pagina e cominciare un nuovo capitolo. C’è un po’ tutta la varietà umana tra gli aspiranti inquilini di un piccolo appartamento in riva al mare in una località scozzese sperduta e battuta dai venti. La ragione è che rappresenta la possibilità di realizzare quello che per tanti è un sogno nel cassetto: fare il librario.
Una libreria ogni dieci abitanti
L’abitazione di Wigtown, nel comune di Dumfries e Galloway (costa occidentale), si trova sopra «The Open Book», la liberia che per contratto chi l’affitta è tenuto a gestire, ed è proprio questo a farne una meta ambitissima, tra le più gettonate di Airbnb. La vista sul mare, la tranquillità, la calma sono solo elementi aggiuntivi. Non è un incarico semplice. Wigtown è una città piena di libri. Ha una liberia per ogni dieci abitanti. I clienti, di conseguenza, non sono facili da trovare, ma una libreria non è solo un negozio: è un punto di incontro, un posto dove si va per stare al caldo, per fare due chiacchiere, per conoscere i fatti degli altri e ripararsi «dalle intemperie del corpo e della mente», racconta Jessica Fox, ex dipendente della Nasa che dagli Usa si è trasferita a Wigtown alcuni anni fa per cambiare vita.
Il ruolo di Hollywood
Quando i proprietari di «Open Book» hanno deciso di andarsene, è stata sua l’idea di mettere la liberia in affitto affidandone la gestione a gente esterna e assicurandone la sopravvivenza. Con la cittadina ha instaurato un legame profondo raccontato, come la storia d’amore con un altro librario, anche in un romanzo di successo, «Three things you need to know about rockets». Oggi la storia è finita, Fox si è trasferita a Edimburgo, ma Wigtown prega affinché i due tornino insieme, anche perché Hollywood ha acquistato i diritti cinematografici del romanzo e vorrebbe trarne un film, se solo ci fosse il lieto fine. La vita, intanto, trascorre tranquilla. «The Open Book», a conti fatti, ha entrate di circa 100 sterline a settimana, più o meno quanto serve per coprire i costi di riscaldamento e luce, ma i benefici per la colonia di vacanzieri, sognatori, artisti e allegri pensionati che affitta l’appartamento e la libreria vanno ben oltre i limiti della moneta.
di Paola De Carolis
Fonte:http://www.corriere.it/scuola/universita/18_marzo_15/vacanza-sogni-scozia-boom-richieste-fare-libraio-wigtown-fa49518a-2837-11e8-86ee-403ce21a628a.shtml?refresh_ce-cp