Franchising, retail, business
27/03/2018 - Focus sul mercato americano, aumento del 25% del numero degli espositori esteri nel padiglione International_Wine Hall e sold out degli spazi fieristici: sono queste le principali novità della 52esima edizione di Vinitaly (Verona, 15/18 aprile) annunciate nel corso della presentazione ufficiale a Roma.
Quest'anno alla fiera veronese si registra ancora una crescita dell'offerta “green” con le aree ViVit, VinitalyBio e Fivi; inoltre è disponibile un catalogo online con 4.319 espositori di 33 Paesi e 13mila vini iscritti in italiano, inglese e cinese che consente un matching B2b tutto l'anno e che rientra nel piano di sviluppo di servizi digitali previsto dal piano industriale di Veronafiere.
Business e wine lover
Confermato anche il trend di una fiera sempre più business: è pronto il programma della manifestazione dedicata ai wine lover in città a Verona e, da quest'anno, in tre borghi suggestivi della provincia: Bardolino, Soave e Valeggio sul Mincio.
Nella scorsa edizione di Vinitaly si registrarono 128mila presenze totali di cui 48 mila dall'estero, di cui 30.200 buyer accreditati da 142 Paesi.
Anche quest'anno Vinitaly sara preceduta dall'evento internazionale OperaWine, che sabato 14 aprile fa da ouverture alla rassegna nel palazzo della Gran Guardia, presentando 107 aziende di tutte le regioni italiane, selezionate dalla rivista americana Wine Spectator. Vinitaly si presenta come un unicum espositivo a livello internazionale grazie alla compresenza di Sol&Agrifood, salone internazionale dell'agroalimentare di qualità, e di Enolitech, appuntamento internazionale con la tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell'olio.
Fiera di Sistema
“Il coinvolgimento di Vinitaly nel piano di promozione straordinaria del made in Italy - ha detto Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è stato un passaggio importante per promuovere in modo unitario l'export vitivinicolo italiano. In tal senso, la collaborazione che stiamo portando avanti con Ice Agenzia, in particolare sui mercati di Cina e Usa, è una modalità operativa che auspichiamo possa coinvolgere sempre più attori in un progetto di logica aggregativa. Sul fronte interno, continuiamo il lavoro iniziato nel 2015 per potenziare il profilo professionale del visitatore di Vinitaly e la presenza di top buyer”.
Ocm e Comitato vini
A margine della conferenza stampa di Vinitaly, il vice ministro delle Politiche agricole Andrea Olivero (con deleghe conferite da Gentiloni) ha detto che per quanto riguarda Ocm, il decreto sui fondi per la promozione nei Paesi terzi del vino e che valgono circa 100 milioni, ''stiamo facendo tutte le valutazioni, ma posso già assicurare che non ci saranno ritardi per il settore produttivo''.
Sulle nomine invece ''non abbiamo intenzione di farle in questa fase, anche se sul Comitato Vini, le cui cariche sono in scadenza dopo tre mandati, il carattere di urgenza ci spinge a fare ogni valutazione per assicurare l'operatività. Il Testo unico del Vino resta una legge-manifesto, spero che anche chi verrà dopo segua la strada della semplificazione e riordino normativo''.
–di Emanuele Scarci
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/food/2018-03-27/vinitaly-focus-usa-e-crescita-dell-offerta-green-200017.shtml?uuid=AEanq0OE