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Call for nominations: Luxury Women to Watch 2019

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12/07/2018 - While more women are entering senior and decision-making ranks at luxury marketers, more work needs to be done to attract them to C-suite and key marketing, retail, media and digital positions in a business that has shown resilience and long-term focus in good times and bad.

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La cucina Mediterranea sale in cattedra. A Napoli il corso di laurea triennale

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11/07/2018 - Il cibo e il territorio, la cultura e il valore di un immenso patrimonio enogastronomico in un nuovo corso di laurea del dipartimento di Agraria dell'università Federico II di Napoli ( è il primo in Italia in un ateneo pubblico) : parte a settembre la triennale in Scienze gastronomiche mediterranee. Formerà 50 studenti che diventeranno professionisti del food&beverage. Saranno esperti di filiera.

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Plato, a Milano il primo locale che propone solo piatti superfood

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12/07/2018 - Un posto così poteva nascere solo a Milano. Un nuovo ristorante – ovviamente raffinato e trendy progettato da CLS architetti– in cui si offrono piatti all'insegna dei superfood. Farine, bacche, germogli, frutta e verdure che arrivano da lontano (la CO2 del trasporto aereo transoceanico è un dettaglio ininfluente) proposti in forme accattivanti e gustose.

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CR7 alla Juventus, i numeri (in campo e fuori) de “l’affare del secolo”

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11/07/2018 - I bianconeri pagheranno 112 milioni per assicurarsi le prestazioni del portoghese. Ma dietro un campione da almeno un gol a partita c'è di più: un impero di follower, sponsorizzazioni e diritti d'immagine da 8 zeri all'anno

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IL NOTO MARCHIO ITALIANO DI BIRRA NASTRO AZZURRO PUNTA SUL CROWDFUNDING PER SOSTENERE LE STARTUP

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12/07/2018 - Le startup focalizzate su arte, design, food e cultura potranno essere co-finanziate da Nastro Azzurro se raggiungeranno il 50% dell’obiettivo con una campagna di crowdfunding

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A MILANO IL PIÙ ATTESO EVENTO SUL CROWDINVESTING: LA PRESENTAZIONE DEL 3° REPORT ITALIANO

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11/07/2018 - L’Osservatorio sul Crowdinvesting del Politecnico presenta a Milano il 3° report sul settore. Quest’anno parecchie novità tra cui un focus sul real estate

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Un milione all'anno per negozio Galleria

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11/07/2018 - Gara vinta da SL Luxury Retail, ha il marchio Yves Saint Laurent

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M&S warns there could be even more store closures & job cuts

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11/07/2018 - Marks & Spencer has hinted that there could be even more job losses and store closures as it powers on with its radical turnaround scheme.

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Westminster Council reveals £727,000 plans for Oxford Street

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11/08/2018 - Westminster City Council have revealed its plans for the future of Oxford Street as tensions grow between the council, Transport for London (TfL) and London Mayor Sadiq Khan.

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Self driving vehicle anche per la consegna della spesa

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11/07/2018 - Negli Usa la guerra tra nuovi e vecchi operatori nel settore food passa anche dall'adozione di veicoli a guida automatica per la consegna della spesa

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I 6 lavori del futuro nel settore bancario nati grazie alla rivoluzione digitale

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10/07/2018 - SECONDO IL REPORT COMMISSIONATO DA HSBC, LE TRE NUOVE COMPETENZE RICHIESTE DALLA RIVOLUZIONE DIGITALE SONO CREATIVITÀ, CURIOSITÀ E COMUNICAZIONE

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Amazon investe ancora in Italia: altri 1700 dipendenti entro il 2018

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09/07/2018 - ANNUNCIATO UN INVESTIMENTO DA 800 MILIONI DI EURO NELLA PENISOLA. LA COUNTRY MANAGER MARIANGELA MERSEGLIA: “PUNTIAMO SU MACHINE LEARNING E ROBOTICA”

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Tiffany cambia mood: nel Garden e con le sneakers

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10/07/2018 - Tiffany & Co. sta avviando un concept di vendita chiamato Style Studio nel quartiere londinese di Covent Garden, al 13 di James Street, dove spera che i clienti si rilassino e lascino alle spalle le tradizionali nozioni di lusso associate al brand di gioielli.

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Acbc sceglie Brera per il primo showroom italiano

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10/07/2018 - Acbc (Advanced Commuter Basic Concept) mette piede a Milano. Il marchio di calzature fondato due anni fa da Gio Giacobbe e Edoardo Iannuzzi ha aperto il suo primo showroom in Italia in via Fiori Chiari, nel cuore del quartiere di Brera.

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Silicon Valley, i big delle startup mangiano solo “impossible food”

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09/07/2018 - Quando si vive in Silicon Valley si ha sempre l’impressione di vivere nel futuro rispetto all’Italia. Quello che si sviluppa in Silicon Valley generalmente arriva in Italia con qualche anno di ritardo. Non sempre con gli stessi immediati impatti positivi di mercato (penso a Tesla, lanciata in Italia in assenza di una copertura di charger adeguata). Con un sano livello di generalizzazione, si può però dire che questo è il trend, quantomeno per quanto riguarda l’high tech.

In settori come il food e la moda, l’Italia è invece sempre stata all’avanguardia rispetto alla Silicon Valley. Si mangia meglio in Italia. Ci si veste meglio in Italia. Si producono cibi e vestiti di migliore qualità in Italia.

Negli Stati Uniti si è sviluppato il fast food, diventato sinonimo di “mangiare male”. In Italia si è sviluppato lo slow food, sinonimo di mangiare sano e bene, che la Silicon Valley ha tradotto in “locally grown”, trasformando I farmer markets in luoghi di shopping alimentare riservati ai molto abbienti, lasciando i meno abbienti nutrirsi di fast food ad aumentare le statistiche dell’obesità, diffusa piaga sociale Americana.

Da qualche anno è arrivato, però, l’impossible food, che in Silicon Valley ha ormai raggiunto lo status di trend setter. Se non hai l’impossible hamburger, o l’impossible lasagna sul menu, non sei un posto consigliato dove andare a wine&dine. Quanto meno per i top venture capitalist, come Vinod Khosla o Marc Andreessen. Cosa ha conquistato il gusto di questi re mida dell’high tech? Non esattamente una questione di “gusto”, quanto una questione di impatto ecologico.

In base alle ricerche pubblicate negli ultimi anni, l’agricoltura legata all’allevamento degli animali usa il 30% del terreno e il 25% dell’acqua disposibile sul pianeta. Non solo, a questa attività è legata molta parte delle generazione dei gas di emissione cha hanno creato e continuano ad allargare il buco nell’ozono.

La startup Impossible Foods, fondata nel 2011 dal professore di Stanford Patrick Brown, ha come missione quello di “rendere possibile l’impossibile”: produrre quello che loro definiscono lab-grown meat ovvero plant-based meat e diary (carne e latticini formati di sole piante). Con investimenti che hanno ormai superato i 270 milioni di dollari, sviluppano nei loro laboratori carne (o meglio quello cha ha il sapore di carne) da piante, in particolare dalle proteine estratte dalle patate, grano e soia, e dal grasso estratto dal cocco. La startup Impossible Foods ha speso sei anni in ricerca per capire come la carne reagisce alla cottura a livello molecolare e come si arriva al sapore che tanto piace a chi ama l’hamburger o la classica steak Americana. Dopo sei anni di ricerca, è stato lanciato sul mercato il loro primo prodotto: l’impossible burger.

Se quest’estate avete pianificato una vacanza a San Francisco e volete mangiare come i venture capitalists della Silicon Valley, potete provare anche voi l’impossibile burger…ma se non volete rischiare troppo, potete ordinarlo da Vina Enoteca, proprio sul campus di Stanford dove l’idea dell’impossible foods è nata. Vina Enoteca è stato il primo ristorante a servire l’impossible burger ed è ancora il solo ristorante italiano della zona che può servire un ottimo piatto di pasta in caso abbiate gusti diversi da Vinod Khosla.

scritto da Anna Gatti dalla Silicon Valley

Fonte:http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/2018/07/09/silicon-valley-i-big-delle-startup-mangiano-solo-impossible-food/?uuid=106_SljSNDd2

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25 anni fa moriva Raul Gardini. Visionario e spericolato, sognava la Grande Chimica Italiana

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11/07/2018 - Il 23 luglio del 1993 Raul Gardini si spara un colpo in testa nella sua casa milanese di Piazza Belgioso. Un suicidio che a 25 anni di distanza lascia ancora molte ombre e che chiude il sipario su uno degli imprenditori più visionari e spericolati del capitalismo italiano. Tanto si è detto, bene e male, di Gardini. Su un punto anche i suoi detrattori sono d’accordo: con lui è morto anche il sogno della Grande Chimica Italiana.

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CRESCITA IMPETUOSA DELLE ICO NEI PRIMI 5 MESI DEL 2018: 537 PER 13,7 MILIARDI

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10/07/2018 - Il report appena rilasciato da CVA e PwC mostra che nei primi mesi del 2018 sono state chiuse più ICO che in tutti gli anni precedenti. E il settore diventa più maturo

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Rivolto a tutte le tipologie di distribuzione presenti sul mercato: dal dettaglio ai grandi mall, dal commercio locale e nazionale alle catene di negozi internazionali, investitori, ai nostri fedeli clienti e chiunque altro è realmente interessato allo studio e all'approfondimento su ciò che guida il comportamento dei consumatori. E' anche un blog per tutti coloro i quali lavorano già nel mondo del Retail.
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Ospitato sul sito della BRD Consulting, che da decenni lavora nel mondo distributivo Italiano ed Internazionale, il blog Store in & out riguarderà il business, i marchi e i comportamenti d'acquisto propri di alcune delle più grandi aziende.
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