A parte il mio pensiero che sarà ben evidenziato alla fine di questo articolo, ho fatto delle ricerche in rete ed ho trovato quest’immagine di per se carina ma i cui “ingredienti” non mi trovano totalmente d’accordo.
Alcuni valenti giornalisti parlano dei social network come “alleati“ ed al tempo stesso come generatori di “un’enorme perdita di tempo”, tra l’altro riporterò alcune parti di viverediscrittura.it, che mi sembra essere il miglior pezzo su tali tematiche.
Infatti su Youtube, Facebook, Google +, Linkedin o ... puoi passare delle ore intere perché, come le ciliegie, “un link tira l’altro”.
In Italia e soprattutto in Usa, ci sono affermazioni importanti su quanto siano preziosi i social “per fare web marketing” e la ricetta ottimale sembra essere quella di essere presenti più volte al giorno per avere sempre più follower ed interazioni con i propri fan.
In rete ci sono anche testimonianze di come, non postando quasi nulla per due mesi, continuando però a pubblicare articoli sui propri siti personali, il risultato raggiunto in tale periodo è stato quello di traffico in crescita così come pure le vendite dei libri e dei servizi di consulenza.
Allora servono realmente i social? Qualcuno conferma che l’indirizzamento del traffico sui siti è e rimane "Google”.
Giornalmente io e Marco, il mio collega, passiamo sui social - anche per il nostro blog Store in & Out - circa 3 ore al giorno.
Facebook, Twitter, Google +, Linkedin ..(ma a parte Linkedin) con gli altri la vera interazione è solamente Internazionale, in Italia sembrerebbero esserci solo poche persone realmente interessate, tanto da leggere che “qui da noi" manca una cultura dei social network come strumento di lavoro e informazione".
Ovviamente i social sono il “mezzo” migliore ma LinkedIn, a mio avviso e per la mia esperienza, rimane il top sia per la qualità degli aderenti sia per la qualità dei contenuti, non solo immagini, video o testi brevi.
I risultati raggiunti sono:
- +10k Linkedin, top 1% profile views;
- Linkedin 1 million Posters: To celebrate this milestone, we're tipping our hats to members like you and their successes
- Naymz TWITTER Influencer;
- TOP 100 FRANCHISING EXPERTS TO FOLLOW on TWITTER;
Tali risultati sono stati possibili solo per i follower stranieri che mi seguono e che interagiscono costantemente, scrivendo anche commenti professionali di questo tipo, (giornalista Indiano di una delle riviste più importanti sul Retail & sul Franchising):
I have been going following your Linkdin page for a very long time, as every time i glance through that page I learn something new; which, i include in my articles.
Tali complimenti ci ripagano del lavoro svolto.
Su Linkedin trovo con piacere alcune eccellenze Italiane che sanno come utilizzarlo, mentre altri addirittura sembrano essere non interessati dal networking, dalla condivisione di conoscenza, considerandola come una perdita di tempo: invece all’estero la qualità dei contatti e dei profili sono ricercatissimi anche dai recruiter e dai business man.
Concludendo vale la pena essere attivi su Linkedin, (è un duro lavoro quello di capire, selezionare, collaborare, interagire), ma dal quale ho avuto anche sia importanti scambi di knowledge sia incarichi lavorativi, mentre nessuno degli altri mezzi (nonostante visibilità e riscontri parimenti importanti), mi ha dato la stessa opportunità professionale.
Quindi … W linkedin tutta la vita!!
