Si è svolto a Milano, tra il 18 ed il 21 agosto, nella splendida cornice dell’EXPO2015, il Summit of Youth Innovation Competition on Global Governance (S-YICGG), una competizione internazionale tra studenti di vari paesi organizzata ogni anno dalla Fudan University, una delle più antiche e selettive università cinesi, in collaborazione con World Expo.
Il topic dell’edizione di quest’anno riguardava la Food Security Innovation, centrale anche in riferimento all’EXPO di Milano, il cui tema selezionato è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, con l’intenzione di includere tutto ciò che riguarda l'alimentazione, dall'educazione alimentare alla grave mancanza di cibo che affligge molte zone del mondo, alle tematiche legate agli OGM.
A rappresentare l’Italia, se così si può dire, è partito un cospicuo gruppo di studenti dell’Università Europea di Roma, coinvolta per il primo anno in questa Global Competition. I ragazzi, divisi in tre team, hanno preparato tre diversi progetti nei mesi antecedenti il S-YICGG, per poi presentarli nel China Corporate United Pavilion all’interno dell’Expo. Le proposte dei tre gruppi analizzava la disponibilità e l’inaccessibilità del cibo, un approccio locale e regionale alla food security e la relazione tra la produzione di cibo e la competitività del business relativa ad essa.
Lo step successivo è stato quello di lavorare, direttamente durante i giorni della manifestazione, con gli altri ragazzi provenienti dalle università di tutto il mondo (dall’Albania all’Iran, dall’Australia alla Cambogia, per citarne alcune), per arrivare ad una proposta finale di una “Good Policy” riguardante il cibo. I progetti sono stati esaminati da una vasta commissione di giudici, comprendente anche Mr. Richard Boucher, ex vice segretario dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), in inglese Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD).
I ragazzi sono tornati totalmente soddisfatti dell’esperienza vissuta. Il merito va alla Fudan University, ed alle varie organizzazioni e fondazioni internazionali coinvolte, per aver scelto di investire su un vasto gruppo di giovani da tutto il mondo con la finalità di trovare idee nuove ed innovative riguardanti un tema assai delicato quale quello della sicurezza, dell’accesso e della produzione di cibo nel mondo. Ma il merito va anche all’Università Europea di Roma, per aver colto l’opportunità di partecipare a questa Global Competition e per aver preparato un variegato gruppo di ragazzi che si sono saputi mettere in gioco.