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Dolce e Gabbana assolti in Cassazione "perché il fatto non sussiste"

dolcegabbana

27/10/2014
Il procuratore generale aveva chiesto di confermare la condanna per evasione fiscale, ma di ridurre la pena. L'accusa riguarda l'esterovestizione in una sede fittizia che avrebbe procurato illeciti vantaggi nei confronti dell'Erario. Gabbana: "Siamo persone oneste, W l'Italia"
La Cassazione ha assolto gli stilisti Dolce e Gabbana, "perché il fatto non sussiste", dall'accusa di evasione fiscale. Gli stilisti erano stati condannati in appello a un anno e sei mesi di reclusione. Assolto anche il commercialista Luciano Patelli. Sono stati assolti dalla Cassazione anche i manager Cristina Ruella e Giuseppe Minoni. L'unico per il quale la condanna è stata annullata con rinvio è Alfonso Dolce, fratello di Domenico. Ma tutto il processo si prescrive all'inizio di novembre.
Annullate anche tutte le statuizioni civili.

In mattinata il procuratore generale aveva chiesto di confermare la condanna per evasione fiscale, ma con un leggero ritocco al ribasso, perché il mancato versamento dell'Iva relativo al 2005 si sarebbe prescritto. Dolce e Gabbana erano stati condannati a un anno e sei mesi dalla Corte d'appello di Milano il 30 aprile 2014. Nell'inchiesta sono coinvolti anche il commercialista Luciano Patelli (un anno e sei mesi), il fratello dello stilista Alfonso Dolce, manager del gruppo (un anno e due mesi) e l'amministratrice delegata Cristiana Ruella e Giuseppe Minoni (un anno e due mesi).
In particolare, il pg della Cassazione avava sottolineato che tutti gli imputati avevano agito "con dolo" e che erano "perfettamente consapevoli" di ciò che stavano facendo, vale a dire, aveva proseguito Salzano, "di una evasione fiscale realizzata con una estero-vestizione in una sede fittizia, quella del Lussemburgo, che non era operativa dal momento che tutto veniva deciso a Milano". Inoltre, per il Pg, la sentenza della Corte d'Appello è "rispettosa sia dell'accordo Italia-Lussemburgo sia dei principi stabiliti dal'Ocse". L'Irap, in base anche ai calcoli della Cassazione, si sarebbe prescritta il 1 novembre. 

Fonte:http://www.repubblica.it/economia/finanza/2014/10/24/news/dolce_e_gabbana_il_procuratore_confermare_la_condanna_ma_ridurre_la_pena-98897945/

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