Franchising, retail, business
18/03/2015
Spinti dall'aumento della popolazione extracomunitaria i "nuovi cibi" hanno finito per contagiare le abitudini di milioni di persone. Lo scorso anno questa categoria ha registrato un balzo di vendite del 10 per cento
Moda? mania? esigenze di risparmiare sul carrello della spesa? Sia come sia, i consumi etnici stanno crescendo come mai era accaduto in precedenza e non perché si tratti di un consumo alternativo.
Il maggior numero di extracomunitari presenti in Italia ha portato alla diffusione delle importazioni di prodotti dai paesi di origine, al fine di mantenere le rispettive identità alimentari. In questo modo, però, i cibi hanno finito per fungere anche da strumento di socializzazione e di integrazione, rendendone partecipe un numero crescente di italiani.
Al punto che dal carrello della spesa della famiglia media italiana si nota che ama sempre più mangiare etnico (+10 per cento solo nell'ultimo anno), ritorna ai piatti pronti dopo un biennio di rallentamento (+3,2 per cento), le linee premium non sono in sofferenza, mentre rimangono al palo sia il carrello dei beni alimentari e di altri di uso comune di largo e generale consumo sia quello basic.
I consumi etnici piacciono al punto che ne traggono beneficio anche i negozi gestiti da stranieri, nei quali si può trovare pur sempre qualche prodotto di altre culture gastronomiche. Un italiano su quattro acquista generi alimentari, frutta e verdura: per il 62 per cento i prezzi sono più convenienti, per il 34 per cento conta la particolarità dei prodotti offerti, per il 22 per cento incidono anche gli orari più flessibili e dilatati rispetto ai negozi tradizionali.
Fonte:http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/conad/2015/03/18/news/le_famiglie_italiane_scoprono_i_consumi_etnici-109839240/